Skip to main content

Alleanza tra 14 cluster europei per supportare la bioeconomia in Europa

Siglato a Bruxelles un memorandum di intesa triennale per accelerare l’industrializzazione e la commercializzazione di idee innovative “biobased”. Tra i firmatari l’italiano Spring
 |  Green economy

Supportare e rafforzare la bioeconomia circolare e sostenibile in Europa. Con questo obiettivo oggi 14 cluster nazionali del settore hanno firmato a Bruxelles un memorandum di intesa triennale.  Nel dettaglio l’accordo intende accelerare l’industrializzazione e la commercializzazione di idee innovative “biobased” e stimolare l’innovazione, la competitività e la resilienza dell’Europa grazie alla bioeconomia circolare. Così i 14 Cluster lavoreranno per i prossimi tre anni insieme condividendo know how, stabilendo relazioni commerciali, promuovendo il capitale umano e sviluppando progetti di R&S per applicazioni alimentari, industriali ed energetiche. 

E sempre insieme si muovono oggi e si muoveranno, i membri dell’European bioeconomy clusters alliance (Ebca), per chiedere ai decisori una serie di azioni concrete che possano sostenere la bioeconomia circolare e sostenibile nel quadro del Green deal dell’Ue come ad esempio maggiori investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione; incentivi per lo scale up industriale; una revisione dei codici Nace; un aggiornamento della normativa Ue sui bioprodotti; un modello europeo per l’accesso al mercato; un sistema di appalti pubblici verdi sul modello BiopPreferred degli Stati Uniti, solo per citare alcuni dei punti evidenziati all’interno del Memorandum. 

Tra i promotori e firmatari dell’accordo il cluster italiano della bioeconomia circolare Spring, realtà che riunisce oltre 160 stakeholder fra Università, centri di ricerca pubblici e privati, Pmi e grandi imprese nazionali e multinazionali, attivi in diverse filiere produttive: chimica verde, agro-alimentare, carta e cellulosa, gestione di risorse idriche, aerospazio, automotive ecc.

«La bioeconomia circolare è una potente opportunità di innovazione, rigenerazione e sviluppo sostenibile. È profondamente legata alle risorse locali, è interdisciplinare per natura e collega più settori e tecnologie, facendo leva sulle specificità dei territori e sulle filiere integrate. Si tratta di uno strumento che non può mancare all’interno di una strategia di decarbonizzazione europea che voglia stimolare la competitività.  -  commenta Catia Bastioli, presidente del cluster italiano della bioeconomia circolare Spring – Il nostro Cluster è stato un forte promotore di questo Memorandum di intesa internazionale. Ci auguriamo possa essere un ulteriore strumento per riconoscere le bioraffinerie come infrastrutture essenziali della bioeconomia circolare, per accelerare l’industrializzazione e la commercializzazione dei prodotti biobased in Europa e in Italia per stimolare l’innovazione, la competitività e la resilienza dei Paesi europei facendo leva sulle loro specificità».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.