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Cala la raccolta dei rifiuti di batterie in Italia, per le pile portatili è al 37% mentre l’obiettivo Ue al 63%

Castelli (Erion): «È essenziale rafforzare le iniziative di sensibilizzazione e informazione oltre a sviluppare soluzioni concrete per incentivare la raccolta»
 |  Green economy

Negli ultimi anni, la gestione sostenibile dei rifiuti è diventata una priorità a livello globale, con particolare attenzione al riciclo delle batterie esauste. L’Unione Europea ha stabilito obiettivi ambiziosi per incrementare il tasso di raccolta e ridurre l’impatto ecologico derivante dallo smaltimento improprio di questi materiali, tuttavia l’Italia fatica a tenere il passo con le direttive comunitarie, evidenziando la necessità di strategie più efficaci e di una maggiore sensibilizzazione da parte di cittadini e istituzioni.

Nel 2024, Erion Energy – il consorzio del Sistema Erion costituito dai e per i produttori di batterie, per assolvere agli adempimenti Epr per la gestione dei rifiuti di batterie (RB) – ha gestito su tutto il territorio nazionale 5.719 tonnellate di rifiuti di batterie, registrando un calo del 3% rispetto all’anno precedente e riflettendo le difficoltà del Paese nel raggiungere gli obiettivi di raccolta fissati dall’Unione Europea.

Nel caso delle pile portatili, ad esempio, il valore di raccolta italiano si ferma al 37%, ben lontano dal target europeo del 63% previsto per il 2027 e inferiore rispetto a quello di altri paesi come Spagna (44,6%), Germania (50,7%) e Francia (56,8%).

Nonostante la contrazione, la gestione dei rifiuti di batterie da parte di Erion Energy ha generato importanti benefici ambientali. Il trattamento corretto dei rifiuti ha permesso di recuperare oltre 2.400 tonnellate di piombo, più di 1.400 tonnellate di ferro, 427 tonnellate di zinco, e 42 tonnellate di alluminio.

Inoltre, l’attività di riciclo ha evitato l’emissione di 1.100 tonnellate di CO2, il recupero energetico ha permesso di risparmiare oltre 2.800.000 kWh di energia elettrica, pari al consumo annuo di circa 620 famiglie, e un volume di acqua equivalente a quasi 400 piscine olimpioniche.

Per incentivare la raccolta delle pile esauste e promuovere una maggiore consapevolezza ambientale, Erion Energy ha lanciato il progetto “Energia al cubo”, un’iniziativa realizzata in collaborazione con i produttori del consorzio e alcune municipalizzate. Il programma ha coinvolto le città di Foggia, Pozzuoli, Quartu Sant’Elena, Roma e Verona, raccogliendo oltre 5.300 chilogrammi di batterie esauste, evitando l’emissione di quasi 4.000 kg di CO2 e favorendo un significativo risparmio energetico e idrico.

«I dati mostrano chiaramente che il percorso da compiere è ancora lungo e che restano molte sfide da affrontare – commenta Laura Castelli, Direttore Generale di Erion Energy – È essenziale rafforzare le iniziative di sensibilizzazione e informazione oltre a sviluppare soluzioni concrete per incentivare la raccolta. Ciò sarà possibile solo grazie alla collaborazione di tutti gli attori della filiera con Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori».

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it