Confcooperative: investimenti in sostenibilità a 1,9 miliardi di euro, ma il peso della burocrazia frena la crescita
Confcooperative ha presentato i risultati del nuovo bilancio di sostenibilità durante la quarta Giornata della sostenibilità cooperativa, svelando rispetto all’anno precedente un aumento del 26,6% negli investimenti verdi delle cooperative, per un totale di 1,9 miliardi di euro.
«Le cooperative sono pronte a fare di più, ma la spesa per norme e burocrazia supera i 360 milioni: 1 cooperativa su 2 chiede di favorire gli investimenti green», commenta Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative.
Durante l'evento sono stati premiati i vincitori del quarto Concorso sostenibilità cooperativa, in particolare 19 cooperative sono state riconosciute per il loro impegno e due hanno ricevuto menzioni speciali. Le attività premiate si allineano con le cinque "P" dell'Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
Le principali aree di investimento delle cooperative riguardano il risparmio energetico, la riduzione dei consumi, l'adozione di materiali a basso impatto ambientale, la formazione e le nuove tecnologie. L’impegno nella transizione ambientale riguarda ben il 90% delle 16.500 cooperative associate a Confcooperative.
La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale ed economica, ha precisato Gardini, citando i dati Istat e Censis che evidenziano criticità sociali crescenti. «Le famiglie in povertà assoluta sono 2,2 milioni, erano 800.000 nel 2005 – commenta – Il 12% di italiani ha scelto di non curarsi per mancanza di disponibilità economica. C’è un gender gap occupazionale di oltre 17 punti percentuali (71% gli uomini e 53,6% le donne)».
Il presidente di Confcooperative ha poi puntato l’attenzione sui danni del cambiamento climatico. Negli ultimi tre anni, i danni causati dagli eventi climatici estremi sono costati al Paese circa 20 miliardi di euro l’anno, pari all’1% del Pil. C’è inoltre un crescente aumento del consumo di suolo, che secondo l’Ispra ha toccato quasi 70 km² annui, con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto dell’ultimo decennio.
Per contrastare questo fenomeno, la cooperazione di abitazione sta offrendo un contributo importante, concentrandosi sul recupero di aree urbane degradate o dismesse. Anche le cooperative di comunità nelle aree interne sono impegnate nel contrasto al dissesto idrogeologico. «È questa la strada da seguire», ha concluso Gardini, sottolineando l'importanza di investire in prevenzione e di cambiare il modello di sviluppo per generare un benessere più diffuso.