Il mercato delle bonifiche vale 3 mld di euro, ma gli investimenti necessari sono 10 volte tanto
Nel corso del Remtech expo 2024 si è tornati a fare il punto sulla più che annosa questione delle bonifiche ambientali dei siti inquinati, una delle tante “eterne emergenze” del Paese cui ancora non è stata trovata soluzione.
«Complessivamente, il costo necessario per le bonifiche nelle aree contaminate del Paese è stimato dall’Ispra in circa 30 miliardi di euro», andando oltre la sola stima dei costi degli interventi nei Sin (Siti d’interesse nazionale) che pesa invece per circa 10 miliardi di euro; però al contempo il «mercato delle bonifiche ambientali in Italia è oggi stimato intorno ai 3 miliardi di euro», lasciando trasparire un ampio gap sul fronte degli investimenti necessari.
Il convegno ha messo in luce l'enorme potenziale economico e ambientale delle bonifiche, che coinvolgono vecchi siti industriali dismessi, discariche abbandonate, falde acquifere e terreni contaminati. Ad esempio, un’ormai datata stima fornita da Confindustria mostra che investire quei 10 mld di euro sulle bonifiche dei Sin permetterebbe di creare 200mila posti di lavoro e – tra imposte dirette, indirette e maggiori contributi sociali – allo Stato rientrerebbero 4,7 miliardi di euro, oltre all’inestimabile valore di un ambiente finalmente sano.
«La necessità di sviluppare percorsi e modelli condivisi è ormai improrogabile – argomenta Patrizia Vianello, consigliera di Ais – Solo attraverso un'azione coordinata potremo valorizzare le iniziative virtuose in atto nel Paese, sistematizzando i processi e creando strumenti utili per tutti gli attori coinvolti in questo mercato».
Cresce dunque l'importanza di un dialogo attivo tra gli operatori, le istituzioni e le comunità locali. Ad esempio, è sempre più evidente l'urgenza, per le stazioni appaltanti pubbliche, di cambiare approccio, integrando strettamente le bonifiche con processi di rigenerazione territoriale.
Sotto questo profilo Ais coi suoi circa cento soci, tra cui alcuni dei principali general contractor e le più grandi stazioni appaltanti italiane, che rappresentano complessivamente oltre 150.000 addetti e un fatturato pari all’1,2% del Pil nazionale, si propone come il tavolo tecnico di riferimento per favorire lo sviluppo di partenariati pubblico-privati nel campo delle bonifiche ambientali. Tra i partecipanti all'evento in Remtech Expo, non a caso, figurano personalità di rilievo come il generale Giuseppe Vadalà, commissario straordinario per le bonifiche; il presidente di Sogesid, Carmelo Gallo; il presidente di Sogin Carlo Massagli, nonché rappresentanti di Invitalia e Eni Rewind.