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Al via il premio Ri-prodotti e Ri-acquistati, per (ri)dare un senso alla raccolta differenziata

Torna la seconda edizione dell'iniziativa promossa da Legambiente Toscana
 |  Green economy

La sostenibilità non è un dogma, ed è importante dare un senso alle buone pratiche che norme, politica e media provano (o dovrebbero provare) a promuovere come azioni quotidiane nella vita di tutti i cittadini. Il senso della selezione differenziata dei rifiuti – successivamente raccolti con un costo che tutti paghiamo –, in particolare, è quello di poter dare in prima persona un input essenziale che si concretizzi poi in un nuovo prodotto, grazie all’industria del riciclo: ma come tutti i prodotti, se quelli realizzati con l’impiego di materie prime seconde rimangono sugli scaffali, tutto il ciclo virtuoso che porta a loro diventa perfettamente inutile.

Si tratta di un passaggio fondamentale che raramente viene sottolineato con la dovuta importanza, e che invece diventa oggetto esplicito del premio Ri-prodotti e Ri-acquistati, lanciato in questi giorni da Legambiente Toscana, rivolto ai comuni e tutti gli enti a partecipazione pubblica, che hanno un ruolo di particolare rilevanza per spingere il mercato dei prodotti riciclati ad ampliarsi a sufficienza.

Questa seconda edizione del premio vuole mettere in evidenza anche il fatto che la Toscana oggi è una delle poche realtà italiane ed europee a valorizzare le plastiche eterogenee – riciclate “a filiera corta” dalla toscana Revet Recycling –, frazioni critiche che invece altrove continuano ad essere destinate a recupero energetico.

Secondo la gerarchia europea per la corretta gestione dei rifiuti, infatti, la termovalorizzazione dovrebbe essere preferita solo allo smaltimento in discarica, mentre prevenzione, riduzione e riciclo di materia sono considerate le scelte assolutamente migliori: più rispettose per l’ambiente e più convenienti economicamente. Acquistando arredi urbani derivati dalle plastiche miste delle raccolte differenziate toscane, invece, i comuni danno il buon esempio ai cittadini, che possono veder materializzato il loro impegno nel separare i rifiuti.

Per questi motivi, Legambiente Toscana ha promosso il premio Ri-prodotti e Ri-acquistati e valuterà gli interventi effettuati dai singoli comuni. Poi nel mese di settembre in occasione dell’iniziativa nazionale ‘Puliamo il mondo’ premierà i comuni più virtuosi, alla presenza dell’Assessore regionale all’ambiente.

Per partecipare al premio Ri-prodotti e Ri-acquistati, comuni e aziende partecipate da enti pubblici devono segnare a Legambiente Toscana (alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) le installazioni realizzate nel loro territorio con arredi arredi urbani derivati dal riciclo delle plastiche eterogenee delle raccolte differenziate toscane. In particolare, l’intervento dovrà essere descritto specificando bene:

- comune o altro ente a partecipazione pubblica;

- ubicazione e nome dell’area;

- numero e tipologia degli arredi (es: 20 panchine, due scivoli, 5 dondoli, 100 mt di staccionata, etc.);

- nome della ditta che ha vinto l’appalto;

- importo della spesa e dell’eventuale cofinanziamento regionale;

- qualche foto

Redazione Greenreport

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