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Festambiente 2025: a Rispescia il festival di Legambiente torna dal 6 al 10 agosto

Gentili: «È molto più di un festival, è uno spazio politico, culturale e sociale dove si costruisce e si rinnova l’impegno per una transizione ecologica giusta e partecipata»
 |  Eventi

Si scaldano i motori per la 37ª edizione di Festambiente, il festival nazionale di Legambiente che tornerà dal 6 al 10 agosto nella storica sede di Rispescia, in provincia di Grosseto, nella cornice della località Enaoli. Cinque giornate all’insegna dell’ambiente, della cultura e dell’innovazione sostenibile, con un programma ricco di eventi e appuntamenti pensati per un pubblico eterogeneo e sempre più attento ai temi della transizione ecologica.

Confermata la formula vincente che ha reso Festambiente un punto di riferimento a livello nazionale: dibattiti, laboratori, concerti, cinema green e spazi dedicati all’enogastronomia di qualità. Il tutto all’interno della cittadella ecologica di Legambiente, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove le parole chiave saranno partecipazione, giustizia climatica, energia pulita e biodiversità.

«Festambiente – ha dichiarato Angelo Gentili, coordinatore del festival e componente della segreteria nazionale di Legambiente – è molto più di un festival: è uno spazio politico, culturale e sociale dove ogni anno si costruisce e si rinnova l’impegno per una transizione ecologica giusta e partecipata. In un momento storico in cui la crisi climatica incalza e le disuguaglianze si allargano, abbiamo il dovere di offrire visioni, strumenti e buone pratiche per un cambiamento reale. Lo facciamo coinvolgendo cittadine e cittadini, imprese, istituzioni, associazioni, in un grande laboratorio a cielo aperto dove ambiente, giustizia sociale, cultura e innovazione si incontrano».

Grande attenzione sarà rivolta anche alla sostenibilità degli eventi, con la partecipazione di organizzatori di festival da tutta Italia interessati a conoscere da vicino il modello organizzativo di Festambiente. In questo contesto, tornerà anche la Scuola di ecoeventi, il campus residenziale di tre giorni (8–10 agosto), realizzato in collaborazione con Italiafestival e l’Università di Siena, per formare operatori e operatrici culturali sui temi della sostenibilità negli eventi.

Non mancheranno poi gli appuntamenti con il Clorofilla Film Festival, rassegna cinematografica green divenuta ormai una tradizione, e con i concerti serali che porteranno sul palco artisti di primo piano della musica italiana.

Confermate anche le aree tematiche più apprezzate dal pubblico, come la Città delle bambine e dei bambini, l’eco-piscina, gli spazi dedicati alla mobilità sostenibile e alla ristorazione biologica a filiera corta, con il ritorno del ristorante vegetariano curato dallo chef Giuseppe Capano.

All’interno della manifestazione sarà allestito il padiglione Agroecologia, che accoglierà aziende agroalimentari già impegnate nella transizione ecologica. Uno spazio pensato per valorizzare il lavoro di chi investe in agricoltura sostenibile e biologica, con incontri e dibattiti ogni giorno a partire dalle 17.30.

Presente anche l’area “Rinnovabili in campo”, dedicata alle agroenergie e alle innovazioni nel settore agricolo in chiave green, oltre ai padiglioni dedicati ai Parchi e alle aree protette, e agli Ambasciatori del territorio, rete di produttori locali che promuovono progetti sostenibili e radicati nei territori.

«La sfida è ambiziosa ma necessaria: rimettere al centro l’idea che un altro modello di sviluppo è possibile, partendo dai territori, dall’agricoltura sostenibile, dalle energie rinnovabili, dalla cultura diffusa – sottolinea Gentili – Festambiente vuole essere una piazza aperta, inclusiva e concreta, dove si intrecciano esperienze che parlano di futuro e che dimostrano che il cambiamento non solo è urgente, ma è già in atto».

L’ingresso sarà gratuito per favorire la partecipazione di tutte e tutti. Il programma dettagliato sarà disponibile a breve sul sito ufficiale: www.festambiente.it.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.