Cresce l’attenzione per la gestione dei rischi naturali, a Firenze oltre 10mila visitatori per l’Earth technology expo
Con circa 10.000 visitatori, 300 esperti in 100 workshop si è conclusa oggi alla Fortezza da Basso di Firenze la quarta edizione di Earth Technology Expo, la manifestazione promossa da EWA - Fondazione Earth and Water Agenda (EWA) che si è svolta insieme al Festival nazionale dell’acqua organizzato da Utilitalia, con il supporto di Publiacqua e la presenza dei rappresentanti delle aziende idriche italiane, e alla seconda Conferenza Nazionale delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente dell’Ispra.
Una quattro giorni che ha trasformato Firenze nella capitale di tecnologie, azioni, piani e soluzioni per la tutela e la migliore gestione dell’acqua e per prevenire e difendersi da alluvioni, siccità, frane, terremoti, eruzioni. In primo luogo l’adattamento al cambiamento climatico e le azioni per contrastare il dissesto idrogeologico.
«Sono stati quattro giorni che sono serviti all’intero sistema nazionale di aziende idriche di Utilitalia e di agenzie di protezione ambientale dell’Ispra a lanciare un forte appello per aumentare la consapevolezza dei rischi legati ai cambiamenti climatici che vedono un Paese come l’Italia hot-spot di eventi estremi. Aumentare le difese è possibile soprattutto se diventa la priorità che unisce tutta la politica», commenta il nostro direttore editoriale Erasmo D’Angelis, in qualità di presidente della Fondazione EWA.
Del resto abbiamo alle spalle, nei soli ultimi due anni ben 4 grandi alluvioni con due ritorni nelle stesse aree: nel 2022 nelle Marche il 15 settembre con 13 vittime, 50 feriti e danni; e Ischia il 26 novembre con 12 vittime, 5 feriti, 462 sfollati. Nel 2023 la Romagna dal 1° maggio con 12 morti e devastazioni impressionanti e il 3 novembre, la Toscana centrale con 8 vittime e in ginocchio città e aree produttive con la manifattura italiana. A questi quattro più devastanti eventi estremi alluvionali si sono aggiunti due “ritorni” con le alluvioni del 9 settembre scorso nella Toscana centrale e il 20 settembre scorso in Emilia-Romagna. I soli costi complessivi di questi eventi sono di oltre 16 miliardi di euro. In più, sono stati intervallati da circa un centinaio di altri eventi catastrofici con vittime e danni che hanno colpito l’Italia. Le proiezioni meteoclimatiche prevedono un aumento di magnitudo e frequenza di eventi sempre più catastrofici. Prevenire le crisi idriche, difendersi dai rischi sismici e vulcanici evidenziati dalla lunga fase di crisi nei Campi Flegrei, affrontare la transizione energetica sono i temi sui quali Earth Technology Expo ha dato risposte possibili presentate tra stand e incontri che hanno illustrato progetti, investimenti e infrastrutture green.
Che fare? Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nell’assemblea nazionale degli operatori delle Agenzie di Protezione Ambientale dell’Ispra ha lanciato la proposta: «La Toscana sarà la prima regione italiana ad affiancare ai Piani regolatori delle città i nuovi e necessari Piani Regolatori delle acque per gestire problemi di piogge ormai a carattere esplosive con nuove infrastrutture dei sistemi di città-spugna per affiancare le reti fognarie che vanno potenziate».