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Zadrima, terra da esplorare tra natura e storia

Una regione albanese con una tradizione centenaria votata all’agricoltura, dove oggi il turismo sostenibile è una risorsa che aiuta tante donne e giovani a trovare una ragione in più per restare sulla propria terra
 |  Enogastronomia moda turismo

La Zadrima, pianura alluvionale compresa fra le odierne province di Scutarie Lezha, è una regione storica dell’Albania settentrionale segnata da un forte senso di identità, che ha generato un ricco patrimonio culturale inserito in un paesaggio incredibile, costellato da fiumi, montagne e laghi. È una regione con una tradizione centenaria, in cui si trova una struttura familiare tipica con genitori e figli sposati che vivono sotto lo stesso tetto e in cui l’agricoltura rappresenta l’attività economica principale, i cui principali prodotti sono frutta, ortaggi, vino, olio di oliva e formaggi.

Dal 2004 Cospe ha cominciato un lavoro di mappatura partecipativa delle risorse e dei valori del territorio, che oggi è sfociato nel progetto “Alleanza per l’agricoltura familiare nel Nord Albania”, finanziato dalla Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e realizzata da Cospe e Rtm. Questo permette di ricostruire un rapporto fra la comunità locale ed il suo territorio, e di renderlo fruibile a turisti e viaggiatori che in numero crescente scelgono come loro meta le vicine Alpi Albanesi e la città di Scutari, e possono inserire nelle loro rotte la visita ad una regione con un suo profilo originale, ricca di luoghi di interesse sotto il profilo naturalistico e culturale, oltre che scoprirne i prodotti tipici, dall’artigianato ai vini locali, come il Kalmet.

Con l’aiuto di esperti e guide locali, e la collaborazione con istituzioni locali e comunità, si è arrivati alla creazione di 15 percorsi a grande valore storico ambientale. A questo processo è seguito il lavoro di tracciamento e apertura di sentieri, che permettono di valorizzare tutti i tesori eco-culturali che sinora sono stati mappati.

Tutti quanti sono stati attrezzati con segnaletica standard, distribuiti in rete e promossi nei circuiti turistici. La loro varietà è incredibile: si possono scegliere semplici passeggiate tra rovine dell’epoca ottomana e grotte preistoriche, escursioni in piccole imbarcazioni per navigare le acque cristalline del lago di Vaudejes o attrezzarsi di scarponi da trekking per sfidarsi in escursioni più impegnative di grande valore naturalistico e storico come la Maja Shita.

E perché no, magari concedersi al ritorno una sosta a casa di Age Marku, una contadina di 65 anni che vive proprio alle pendici del monte, e godere della sua ospitalità,assaggiando i suoi squisiti formaggi e il suo raki.

Grazie al progetto in corso, infatti, sarà attivata quest’anno una rete di aziende agricole famigliari in prossimità o lungo i sentieri, in grado di offrire un ventaglio di servizi a visitatori e turisti: dalla vendita dei prodotti tipici, alla ristorazione, al pernottamento.

Aiutando tante donne come Age, e tanti giovani, a trovare una ragione in più per restare sulla propria terra, e per renderla sempre più aperta e ospitale, come da sempre nella centenaria tradizione albanese.

di Simona Lippi, Cospe per greenreport.it

Redazione Greenreport

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