Skip to main content

Il 13 dicembre a Firenze un convegno con il direttore generale di Ispra, Alessandro Bratti

Fanghi di depurazione: emergenze e prospettive, viste da Cispel

Fino a due anni fa questi rifiuti (circa 130.000 tonnellate/anno) sono sempre andati per oltre il 50% nei terreni agricoli toscani. E adesso?
 |  Enogastronomia moda turismo

La gestione dei fanghi di depurazione in Italia è da tempo in una situazione critica, e la Toscana non fa eccezione. Fino a due anni fa (e per i precedenti 20 anni) i fanghi civili della Toscana (circa 130.000 tonnellate/anno) sono sempre andati per oltre il 50% nei terreni agricoli toscani. Gli agricoltori li richiedevano per il loro tenore di organico e la capacità di fertilizzante naturale, e ai gestori costava meno di ogni altra soluzione e si faceva (ante litteram) "economia circolare". Tutto secondo la legge (una direttiva europea del 1992), come accade in altri paesi europei avanzati come Francia, Germania e Spagna.

Oggi non è più così. Indagini, inchieste, leggi e regolamenti che non ci sono, conflitti di competenze fra Stato e Regioni, agricoltura “defanghizzata” come recitano alcuni cartelli. I fanghi dei depuratori civili sono stati considerati la stessa cosa della “terra dei fuochi”. E così in fanghi in Toscana non si possono più smaltire in agricoltura. Prima portarli nei suoli toscani costava in media 50 euro a tonnellata, oggi invece occorre andare in Lombardia, in discarica con trattamento, all'estero. Aumentando molto i costi, che andranno nella tariffa idrica a scapito dei cittadini.

"Fanghi biologici di depurazione: emergenza e prospettive a medio e lungo termine" è il titolo del convegno, in programma a Firenze presso l'Auditorium Sant'Apollonia (Via San Gallo 25) giovedì 13 dicembre tra le 10.00 e le 13.00, con cui Confservizi Cispel Toscana farà il punto della situazione. Interverranno il presidente dell’Associazione Alfredo De Girolamo, il direttore generale di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente) Alessandro Bratti, il responsabile tecnico-scientifico di Anea Alessandro Mazzei.

di Confservizi Cispel Toscana

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.