Skip to main content

Il valore non sfruttato delle foreste europee

StarTree: come usare i prodotti secondari dei boschi per far crescere le economie rurali
 |  Enogastronomia moda turismo

Oltre il legno, anche gli altri prodotti delle foreste possono aiutare a far crescere l’economia delle zone di montagna più remote dell’Europa, mantenere le tradizioni locali e conservare questi paesaggi unici per le generazioni future e «Lo sfruttamento di una serie di prodotti diversi dal legno significa anche che le comunità rurali dipendono meno da una sola “coltura da reddito”». Ne sono convinti i partner del progetto Star Tree che ne hanno discusso  discussi al recente Congresso mondiale annuale dell’Associazione internazionale di ecologia del paesaggio (Iale) tenutosi a Padova.  I ricercatori dell’università di Padova, che analizzano per StarTree il caso di studio italiano, i funghi del Trentino Alto Adige,   hanno detto al congresso che «I prodotti come i frutti di bosco, i funghi, le noci e gli oli essenziali costituiscono un’opportunità ancora intatta per molte comunità rurali».

Il 40 % dell’Unione europea è ricoperta da boschi e «Un uso migliore dei prodotti e servizi di questi ambienti potrebbe giovare sia alle comunità rurali che alle aziende del settore – dicono a StarTree - La questione critica è come sfruttare in modo sostenibile tale potenzialità in un modo che produca vantaggi sia economici che ecologici».

Il progetto StarTree, finanziato dall’Ue, che è iniziato nel novembre 2012  e si concluderà sad ottobre 2016, vuole realizzare «una panoramica chiara di tutte le risorse dei boschi diverse dal legno a disposizione dell’Europa. Finora, la ricerca sui prodotti secondari dei boschi è stata frammentata e attuata solo a livello regionale o nazionale».

StarTree ha cercato di fornire per la prima volta una prospettiva davvero europea e di evidenziare maggiormente  il potenziale di questi prodotti. Il progetto si è concentrato su 14 regioni europee che vanno dal Portogallo alla Finlandia. Per esempio, nell’Alentejo, in Portogallo, si punta a sostenere la gestione del bosco per la produzione di sughero, pinoli e funghi.

StarTree, sulla base delle conoscenze ottenute dai casi di studio e lavorando con i proprietari dei boschi, i gestori delle risorse e altri enti pubblici e privati ha sviluppato strategie di gestione e marketing per prodotti secondari specifici. Un altro elemento fondamentale del progetto è il potenziamento della commercializzazione di questi prodotti: «Le comunità rurali spesso non conoscono la domanda urbana e quindi perdono potenziali nuovi mercati – dicono i responsabili del progetto - Identificare e servire i mercati urbani con nuovi prodotti può essere economicamente vantaggioso e può portare a un maggiore apprezzamento tra gli abitanti delle città del valore delle comunità rurali sostenibili. La diversificazione in prodotti diversi dal legno significa che il settore forestale e le attività commerciali a esso legato sono più preparati per affrontare le crisi economiche che potrebbero colpire il valore commerciale di un particolare prodotto». StarTree ha anche  dato origine a moltissime nuove informazioni e progetti spin-off e i partner del consorzio, appartenenti a 12 Paesi si sono incontrati  alla sesta assemblea generale di StarTree per discutere i progressi e scambiare idee, condividendo interessanti nuove scoperte sulle api, le campanule, i funghi, i licheni e le amarene. Si è discusso anche di nuove ricerche sui benefici medici, le applicazioni e la certificazione delle etichette

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.