
Semine Ogm in Friuli: il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Fidenato

Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha rigettato rigetta le motivazioni del ricorso del coltivatore Giorgio Fidenato che aveva utilizzato sementi geneticamente modificate in Friuli Venezia Giulia. Fidenato che aveva impugnato il decreto del governo che vieta di coltivare mais Mon810 Ogm in Italia e firmato a fine gennaio dai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.
Il decreto, prima della nuova direttiva Ue sugli Ogm che rimanda agli Stati membri il diritto dui limitare o vietare le coltivazioni di Ogm, aveva prorogato per 18 mesi il divieto del 12 luglio 2013.
Il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha dichiarato: «Siamo soddisfatti della decisione del Consiglio di Stato Si tratta di uno stop deciso alle mire del Signor Fidenato che non potrà più procedere alle semine biotech e di un ulteriore passo verso un’Italia Ogm free. Obiettivo necessario all’economia e alla società del Belpaese e facilmente raggiungibile con gli opportuni strumenti normativi, tra cui la pubblicazione dell’annunciato decreto firmato il 23 gennaio dai ministri della salute Beatrice Lorenzin, delle politiche agricole Maurizio Martina e dell’ambiente Gianluca Galletti, che proroga per altri 18 mesi il divieto di coltivazione di mais Ogm MON810 sul territorio italiano, in attesa dell’entrata in vigore della nuova direttiva Ue in materia di Ogm».
Soddisfatta anche Greenpeace: Federica Ferrario, responsabile della campagna agricoltura sostenibile dell’associazione, ha detto che «Questa sentenza conferma ancora una volta la validità del decreto recentemente prorogato e della corretta applicazione del principio di precauzione a salvaguardia di agricoltura e ambiente, contro i rischi legati al rilascio in ambiente di colture Ogm. L'Italia si conferma nuovamente Paese libero da Ogm».
