Istruzione, nuove linee guida per l'educazione civica. Marevivo: «Nulla sull'ambiente, grave errore»
Il ministero dell’Istruzione e del merito ha redatto le “Nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica”, che entreranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico. Il testo è stato presentato dal ministro Giuseppe Valditara, secondo il quale sono stati ora «valorizzati principi come la responsabilità individuale e la solidarietà». Nelle nuove linee guida sono stati aggiunti ulteriori contenuti volti a ridefinire traguardi e obiettivi di apprendimento a livello nazionale. «Tante le novità riportate ma il grande assente è ancora una volta l’ambiente», segnala però Marevivo con una nota appena diffusa.
Effettivamente, nel documento si fa riferimento a molteplici questioni, compresa l’educazione finanziaria e assicurativa, la promozione della cultura d’impresa, la «centralità della persona umana, soggetto fondamentale della Storia» e altro ancora. La parola ambiente viene inserita, ma in un contesto relativo alla necessità di dare «valore al lavoro e all’iniziativa privata come strumento di crescita economica per creare benessere e vincere le sacche di povertà, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita».
Troppo poco, anzi decisamente nulla, per Marevivo: «Senza la conoscenza, la consapevolezza sul ruolo che hanno l’ambiente e il mare nella nostra vita non si potrà mai attuare quella transizione ecologica indispensabile affinché la specie umana possa continuare a respirare, nutrirsi e riprodursi sul nostro Pianeta», si legge nella nota diramata all’indomani della presentazione delle linee guida presentate dal ministro Valditara. Scrivono i vertici della fondazione ambientalista, attiva da oltre 35 anni in iniziative a tutela del mare e delle sue risorse: «Secondo l’Unesco, che ha istituito un gruppo internazionale di esperti sulla cultura oceanica, l'Ocean Literacy è uno strumento fondamentale per promuovere la salvaguardia e un uso più sostenibile del mare e degli oceani. Inoltre, in Italia dal 2022 è stata promulgata la Legge Salvamare, che all’articolo 9 prevede la necessità di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente, in particolare del mare e delle acque interne. Questa legge sembra non essere stata presa in considerazione nelle nuove linee guida, nonostante i continui appelli di Marevivo per l’ottenimento dei decreti attuativi necessari a renderla operativa».
Marevivo ricorda anche che la comunità scientifica esprime da anni parere unanime sul fatto che la crisi climatica in corso è causata dalle attività umane, rappresenta una minaccia esistenziale per l’umanità e va bloccata con azioni concrete. «È necessario investire nella formazione, attraverso la promozione di una coscienza collettiva, essendo la transizione ecologica (che ci viene richiesta dalle Nazioni unite e dall’Agenda 2030) strettamente legata alla conversione culturale, che deve partire proprio dalla scuola», sottolinea la fondazione ambientalista. Che così conclude: «Va bene, quindi, introdurre nelle Nuove linee guida l’importanza della centralità della persona umana, ma è necessaria una visione che ristabilisca il giusto rapporto tra noi e la Natura. La scuola è chiamata a essere il punto di riferimento essenziale per i futuri decisori, perché solo attraverso la conoscenza si può agire e sperare in un futuro migliore».