Il Comune di Roma approva la Strategia di adattamento climatico
Ci è voluto praticamente un anno esatto, considerato che la proposta era stata presentata il 23 gennaio del 2024. C’è stata un’ampia fase di consultazione pubblica, il coinvolgimento di diversi enti di ricerca, il voto in Giunta lo scorso ottobre, la discussione in Assemblea capitolina, e finalmente oggi il Comune di Roma ha approvato la Strategia di adattamento climatico. Per la prima volta la Capitale individua in questo modo priorità, obiettivi e misure per prepararsi agli impatti sempre più frequenti e intensi dei cambiamenti climatici. L’adattamento del territorio si concentra anche sulle soluzioni possibili di fronte agli scenari climatici di qui al 2050.
La strategia - viene spiegato dal Campidoglio - individua quattro priorità principali da affrontare: piogge intense e alluvioni che mettono a rischio quartieri e infrastrutture; la sicurezza degli approvvigionamenti idrici in uno scenario di riduzione delle precipitazioni e periodi più lunghi di siccità; l’adattamento dei quartieri alle crescenti temperature con conseguenze sulla salute delle persone; gli impatti sul litorale costiero dei processi di erosione e di fenomeni di piogge e trombe d’aria sempre più violenti, in uno scenario di innalzamento del livello del mare.
Già nei mesi scorsi e di nuovo oggi in occasione del via libera definitivo è stato sottolineato come a Roma la dimensione della vulnerabilità su cui intervenire sia «impressionante» se si guardano i numeri emersi dalle indagini condotte dagli enti di ricerca: «Sono quasi 400mila le persone che vivono in aree a rischio idrogeologico, mentre l’analisi integrata della vulnerabilità ambientale e di quella sociale, mette in evidenza come il 9% della popolazione residente a Roma viva in quartieri a rischio in periodi di prolungate ondate di calore».
Di fronte a questo scenario, la Strategia approvata oggi individua gli obiettivi e le misure di adattamento indispensabili per rispondere agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici che potranno avvenire al 2050. Inoltre, per ogni misura viene indicata la competenza e per gli interventi i costi previsti, gli studi da realizzare, i finanziamenti già disponibili e quelli da reperire attraverso il confronto con Governo e Regione Lazio. «Il confronto pubblico e le osservazioni pervenute hanno permesso di evidenziare il diffuso interesse per questi temi da parte dei cittadini, la volontà di partecipare ed essere informati su scelte che riguardano così da vicino la sicurezza e la vivibilità urbana», viene spiegato.
In particolare, sottolinea il Campidoglio, «il confronto ha permesso di evidenziare la richiesta di continuare il percorso di informazione e di partecipazione, anche nelle prossime fasi della strategia e sui progetti individuati, di dare conto di quanto si sta portando avanti e di come sta contribuendo nel ridurre gli impatti dei fenomeni climatici estremi nella città». In questi mesi la proposta di Strategia è stata modificata proprio per andare incontro a queste richieste, e con cadenza annuale saranno previsti appuntamenti ad hoc per spiegare pubblicamente quanto si sta realizzando, «con informazioni sugli interventi e le misure in corso per rispondere alle priorità e agli obiettivi individuati». Inoltre, fa sapere il Campidoglio da ultimo, sarà predisposto «un sistema di monitoraggio scientifico con indicatori dei cambiamenti in città rispetto ai principali fattori climatici (temperature, precipitazioni, eventi estremi) e organizzata una specifica comunicazione accessibile ai cittadini rispetto ai cambiamenti climatici, ai rischi e ai sistemi di allerta, ai progetti di prevenzione e adattamento».