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Cop29, Copernicus: «Urgente un’azione climatica immediata»

A Baku lo stato dell’arte degli “Earth information data”. Il 2024 è l’anno più caldo: «I dati prodotti da C3s e Cams hanno il potenziale per contribuire in modo significativo alle misure di mitigazione e adattamento»
 |  Crisi climatica e adattamento

Valutare l’intensità del sole e del vento per ottimizzare la produzione di energia rinnovabile. Oppure, delineare uno scenario futuro mediante indicatori climatici per consentire una migliore pianificazione degli investimenti in strategie di mitigazione. Il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (Copernicus climate change service - C3s) e il Servizio di monitoraggio dell'atmosfera di Copernicus (Copernicus atmosphere monitoring service - Cams), implementato dal centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con il finanziamento dell’Ue, non solo svolgono un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella comunicazione dei principali indicatori climatici e atmosferici globali. Non solo, le loro analisi complete e i loro dati offrono una visione critica dello stato in evoluzione del nostro pianeta, sostenendo la comprensione scientifica necessaria per un processo decisionale informato. Oltre a tutto ciò, rappresentano uno strumento molto utile per vincere le sfide della mitigazione e dell’adattamento rispetto alla crisi climatica.

Ecco perché nel contesto della Cop29 e della Giornata dell'Informazione sulla Terra 2024, C3s e Cams invitano decisori, scienziati e cittadini a beneficiare dei dati di Copernicus in questa situazione senza precedenti e sottolineano l'urgente necessità di un'azione climatica immediata e solida. I rapporti coerenti dei servizi evidenziano non solo l'evidenza del nostro clima che cambia, ma anche la finestra di opportunità per interventi d'impatto per salvaguardare il futuro.

È praticamente certo, infatti, che il 2024 diventerà l'anno più caldo mai registrato, superando la pietra miliare stabilita proprio l'anno scorso. Questi record annuali sono con ampio margine solo gli ultimi capitoli di una tendenza più lunga catturata dal set di dati Era5: le temperature medie globali sono in costante aumento. La fisica è chiara sull'influenza dell'attività umana nella tendenza al riscaldamento. Il forte aumento dei gas serra dall'inizio della rivoluzione industriale ha innescato cambiamenti senza precedenti nel sistema terrestre, spingendo l'umanità e il nostro ambiente in un territorio inesplorato.

In questo contesto, i dati prodotti da C3s e Cams hanno il potenziale per contribuire in modo significativo alle misure di mitigazione e adattamento, come quelle attualmente discusse alla Cop29 di Baku. Ad esempio, i dati di Copernicus possono aiutare a valutare l'intensità del sole e del vento per ottimizzare la produzione di energia rinnovabile. Inoltre, possono essere utilizzati per proiettare le condizioni future dei principali indicatori climatici in base a diversi scenari di cambiamento climatico, consentendo una migliore pianificazione e investimenti in strategie di mitigazione. 

Questi dati (Climate data store e Atmosphere data store) sono disponibili gratuitamente e rappresentano quindi una risorsa preziosa per chiunque si adoperi per l'adattamento e la mitigazione del clima in tutto il mondo. 

Carlo Buontempo, direttore del C3s, commenta: «È praticamente certo ormai che il 2024 diventerà il primo anno solare al di sopra della soglia di 1.5°C. E l'inarrestabile aumento della concentrazione atmosferica di gas serra ha certamente giocato un ruolo chiave in questo riscaldamento. Quando i leader mondiali si riuniranno alla Cop29, speriamo che possano basare le loro decisioni su queste solide prove osservative. Imparare rapidamente a utilizzare al meglio le intuizioni derivanti dall'enorme quantità di dati scientifici, informazioni e conoscenze che già possediamo sui cambiamenti climatici è una delle sfide principali del nostro tempo. Allo stesso tempo, il progresso scientifico deve continuare e con esso il sostegno agli sforzi osservativi che comprendono le rianalisi climatiche globali, la cui nuova generazione inizierà ad essere prodotta all'inizio del prossimo anno».

Inoltre, i dati sulle emissioni e sulle concentrazioni di gas serra forniscono indicazioni fondamentali sulle fonti e sulle tendenze degli inquinanti che contribuiscono al riscaldamento globale. Le informazioni fornite dal Cams supportano strategie mirate per la riduzione delle emissioni e aiutano a monitorare l'efficacia delle politiche climatiche attuate.

Laurence Rouil, Direttore del Cams, afferma: «Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare la nostra comprensione delle effettive emissioni di gas serra e del loro impatto sui sistemi globali. Grazie alle osservazioni terrestri e in situ, abbiamo la possibilità di fornire informazioni critiche sulle fonti di emissione e sull'andamento delle concentrazioni, da assimilare nei sistemi di modellazione per elaborare informazioni pertinenti e complete. Questo è l'obiettivo principale del CO2 Monitoring and verification Support (CO2Mvs), che stiamo sviluppando per sostenere l'attuazione degli accordi europei e internazionali sui gas serra. L'unico modo per fermare l'escalation del cambiamento climatico sarà quello di impegnarsi fortemente a livello globale per sviluppare strategie più efficaci per ridurre le emissioni e la concentrazione di gas dannosi nell'atmosfera, in particolare metano e CO2».

Redazione Greenreport

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