Tornado, piogge torrenziali e prime vittime, l’uragano Milton si abbatte sulla Florida
Alla fine è arrivato. E, come previsto da autorità e centri metereologici statunitensi, si è portato dietro morte e distruzione. Da giorni, quando era al largo delle coste della Florida, l’uragano Milton veniva monitorato con molta attenzione. Era previsto impattasse sulla terraferma questa notte, e così è stato. Tv e siti web Usa parlano di diverse vittime nelle aree situate nella costa orientale dello Stato. Benché nelle ultime 48 ore sia diminuita l’intensità della tempesta, le autorità non abbassano la guardia e continuano a raccomandare ai residenti delle zone a rischio di abbandonare le proprie abitazioni per trasferirsi in luoghi più sicuri. «Dovete evacuare, fatelo ora, è una questione di vita o di morte», ha dichiarato alle tv il Presidente Usa Joe Biden ribadendo l’invito che le autorità locali ripetono da giorni.
Come riportato dal sito Scientific american, Milton è arrivato a Siesta Key, in Florida, come tempesta di categoria 3 con venti massimi sostenuti di oltre 200 kilometri orari. Ha subito una rapida intensificazione lunedì nel Golfo del Messico, rendendolo il quinto uragano più forte mai misurato nel bacino atlantico. Milton si è poi diretto a nord-est, dritto verso la costa occidentale della Florida. Si prevedeva che l’impatto peggiore si sarebbe verificato intorno a Tampa, ma la tempesta ha deviato leggermente a sud.
I centri meteo hanno registrato già sette tornado che si sono abbattuti sulla Florida. Sotto ordine di evacuazione obbligatorio ci sono circa 5,9 milioni di persone, ma quanti effettivamente hanno già lasciato o lasceranno le proprie abitazioni non è chiaro. È proprio ai reticenti che si è rivolto il presidente americano nel messaggio televisivo: «Milton è la tempesta del secolo», ha detto. «Può essere catastrofico», gli ha fatto eco Kamala Harris.
Il sindaco di Tampa Jane Castor, che già negli scorsi giorni era stata lapidari («evacuate o morirete») è stata ancora più esplicita: chi abita ai piani bassi e non lascerà le case nelle zone a rischio per trasferirsi in luoghi sicuri rimarrà «fondamentalmente in delle bare». Il problema maggiore sono infatti le mareggiate che potrebbero raggiungere i 4,7 metri, il doppio di quelle causate da Helene due settimana fa. Ma il problema è duplice, perché se da un lato molti temono che evacuare voglia dire non poter tornare nelle proprie abitazioni per lungo tempo, molti non riescono ad abbandonare per altri motivi le città più a rischio. Le tv statunitensi intervistano persone che si sono ritrovate bloccate sulle autostrade e alla fine hanno deciso di tornare indietro, altre che hanno parlato di decine di distributori di benzina rimasti a secco. E intanto sono già oltre due milioni le case della Florida rimaste senza elettricità.
L’impatto potenziale di Milton sarà devastante su un'area molto grande, avvertono le autorità, dal golfo del Messico all’oceano Atlantico, con piogge torrenziali, inondazioni, tornado e venti ben oltre i 200 km/h. Se Milton colpirà direttamente Tampa come categoria 3 o più alta, le perdite sarebbero nell’ordine di decine di miliardi, forse fino a 75 miliardi. Una cifra che potrebbe comunque facilmente salire.
«L’uragano avrà un impatto potente e causerà un’enorme quantità di danni», ha messo in evidenza il governatore della Florida Ron DeSantis. «Prepariamoci al peggio - ha aggiunto - e speriamo per il meglio».
Il presidente Usa Biden, parlando dalla Casa Bianca, a più riprese ha condannato le bugie e la disinformazione sulla tempesta, definite «antiamericane». Una critica rivolta a Donald Trump, che continua ad accusare falsamente l’amministrazione Biden-Harris di non avere soldi per le vittime degli uragani perché spesi per i migranti (ma sono capitoli di spesa distinti) e di aver risposto male all’emergenza dell'uragano Helene. Alla domanda sul perché pensa che Trump stia diffondendo disinformazione, Biden ha risposto: «Semplicemente non lo so. Puoi fare delle ipotesi, ma trovo che sia antiamericano. Non riflette chi diavolo siamo. Di cosa stanno parlando?».