Il Brasile affronta la più grande e prolungata siccità della sua storia
Secondo il Centro Nacional de Monitoramento de Desastres Naturais (Cemaden), un organismo di monitoraggio del ministero federale della scienza e della tecnologia, «il Brasile sta affrontando la più grande siccità mai vista nella sua storia recente». O Globo – G1 pubblica dei dati che mostrano che «per la prima volta, la siccità colpisce il Paese in modo diffuso, su tutta la sua lunghezza. L'unica eccezione è il Rio Grande do Sul». E lo scenario è preoccupante prchè in Brasile potrebbe non piovere abbastanza fino a novembre .
Il Cemaden èresponsabile del sovvenzionamento delle azioni di lotta alle crisi climatiche e spiega che «I dati sulla siccità coprono il periodo dal 1950. La serie storica rivela che la siccità è peggiorata dal 1988 in poi . Da allora, la siccità più grave è stata registrata nel 2015 . Tuttavia, in quel momento, la mancanza di pioggia colpì solo una parte delle regioni , provocando il prosciugamento dei fiumi e l'incendio della vegetazione. Quest'anno, la siccità si è diffusa in quasi tutto il Paese e in modo più intenso. La mancanza di pioggia e i gravi impatti sulla vegetazione colpiscono un’area molto più ampia rispetto al 2015. Oggi, ampie porzioni del Brasile stanno attraversando una siccità da grave a eccezionale».
Solo ad agosto, il Brasile ha registrato 68.635 focolai di incendi, il risultato peggiore dal 2010, quando furono rilevati 90.444 incendi. Secondo l’Instituto Nacional de Pesquisas Espaciais (Inpe), oltre l'80% di questi incendi sono verificati in Amazzonia e nel Cerrado. Nello stato di Amazonas sono state colpite più di 300.000 persone e diverse città hanno problemi di rifornimento di acqua potabile. Soltanto nella capitale Manaus il Río Negro scende in media di 25 centimetri al giorno. Il governo dell’ Amazonas ha dichiarato lo stato di emergenza in 62 comuni.
La ricercatrice del Cemadem Ana Paula Cunha ha detto a O Globo che «Abbiamo avuto gravi siccità nel 1998, poi nel 2015 e nel 2016, e ora la siccità del 2023 e 2024 supera tutte quelle precedentemente classificate come le più intense. E con questa maggiore durata della siccità, anche gli impatti si stanno intensificando. Si tratta di una siccità multifattoriale. Siamo passati da un Pacifico caldo (El Niño) a un Nord Atlantico più caldo. Non c'è stata tregua tra i due eventi e questo ha causato un graduale peggioramento della situazione di siccità in ciascuna regione fino a raggiungere uno scenario di siccità in tutto il Paese».
I dati mappati nel 2024 sono ancora parziali in quanto considerano i mesi che vanno da gennaio e il Cemaden avverte che «Lo scenario, già pessimo, potrebbe peggiorare». I meteorologi prevedono che le piogge che dovrebbero arrivare ad ottobre saranno più tardive e più deboli del previsto».
Non va meglio nella confinante Argentina dove la siccità sta provocando gran di incendi.
Nella provincia di Córdoba, più di 200 vigili del fuoco stanno cercando di combattere un violento incendio scoppiato nella valle di Calamuchita e la polizia di Cordoba ha già dichiarato la provincia ad estremo rischio di incendi boschivi. Ci sono almeno 10 incendi attivi, il più f grac ve dei quali tra El Durazno e Pinar de los Ríos, nella valle di Calamuchita.
Il capo della Regional 7 de Bomberos Voluntarios de Calamuchita, Fabián Vargas, ha spiegato a Cadena 3 che «IL clima è inarrestabile. Il vento non dà tregua. Ci sono diverse case colpite dall'incendio».
il portavoce della Secretaría de Gestión del Riesgo Climático, Catástrofe y Protección Civil de Córdoba, Roberto Schreiner, ha sottolineato a Todo Noticias che «Le intense raffiche di vento, la bassa umidità e le alte temperature ostacolano il lavoro dei vigili del fuoco. La situazione continua ad essere grave e incontrollata. La velocità del vento passa va dai 15 ai 30 chilometri orari, il che lo fa avanzare molto rapidamente. Si tratta di più di 6 chilometri di fronte di fuoco».