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Anche il Mediterraneo ribolle, favorendo eventi meteo estremi

Il caldo non dà tregua, Lamma: a fine agosto l’Italia centrale torna a 38°C

«Nelle regioni del centro-nord si tratterà di valori fino a 4-6°C oltre la media della terza decade di agosto»
 |  Crisi climatica e adattamento

Dopo una breve pausa, la morsa del caldo sta tornando a stringersi sull’Italia, come mostrano i dati raccolti dal Lamma, il Consorzio pubblico nato dall’impegno congiunto di Cnr e Regione Toscana.

Da domani è infatti attesa una nuova rimonta dell'anticiclone subtropicale sul Mediterraneo occidentale e sull'Italia: le temperature saliranno nuovamente per raggiungere valori davvero alti per la fine di agosto.

«Nelle regioni del centro-nord si tratterà di valori fino a 4-6°C oltre la media della terza decade di agosto», spiega il Lamma. Ovvero, sull’Italia si raggiungerà il picco probabilmente nel fine settimana, quando arriveremo fino a 37-38°C nelle regioni centrali, come nelle zone interne della Toscana. Un po' meno caldo al nord e all'estremo sud, 34-36°C.

Per una diminuzione delle temperature dovremo aspettare almeno fino al 2-3 settembre, quando sembra possibile l'arrivo di venti più freschi e qualche pioggia.

Nel frattempo però anche il mar Mediterraneo ribolle a causa della crisi climatica in corso, favorendo lo sviluppo di eventi meteo estremi come quelli che hanno colpito varie aree del Paese nella giornata di ieri.

«L'elevata temperatura del mare – ricorda il Lamma – è uno dei fattori che favoriscono lo sviluppo di forti sistemi temporaleschi; il mare caldo fornisce grandi quantità di vapore per la formazione delle nuvole». Contando che per ogni incremento di 1°C nella temperatura, l'atmosfera può contenere circa il 7% in più di vapore acqueo, significa che la probabilità di eventi meteo estremi come le alluvioni aumenta.

Redazione Greenreport

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