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Il Regno Unito non è sulla strada giusta per raggiungere il Net Zero (ma è più avanti dell’Italia)

Il nuovo governo laburista deve accelerare per rispettare gli impegni climatici internazionali
 |  Crisi climatica e adattamento

Così come previsto dal Climate Change Act 2008, il Climate Change Committee (CCC) ha presentato al nuovo Parlamento del Fregno Unito a maggioranza laburista il “Progress in reducing emissions 2024 Report to Parliament”. il CCC è CCC) è un organismo statutario indipendente che fornisce consulenza al Regno Unito e ai governi decentrati in materia obiettivi di emissione e riferisce al Parlamento sui progressi compiuti nella riduzione dei gas serra emissioni e la preparazione e l’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici

Secondo il nuovo report CCC, «Solo un terzo delle riduzioni delle emissioni necessarie per raggiungere l'obiettivo del Paese per il 2030 sono attualmente coperte da piani credibili. Il nostro obiettivo per il 2030 è il primo stabilito in linea con una traiettoria Net Zero». Il Committe fa però notare che comunque queste cifre mostrano un trend positivo: «Le emissioni del paese sono ora meno della metà dei livelli del 1990. Ciò è dovuto in gran parte all'eliminazione graduale del carbone e all'aumento delle energie rinnovabili. Questo progetto è stato un enorme successo, ma per continuare a decarbonizzare il Regno Unito dovremo ora vedere un'azione ambiziosa non solo nel settore energetico, ma anche nei trasporti, negli edifici, nell'industria e nell'agricoltura. I piani in atto dal precedente governo non produrranno azioni sufficienti».

Leggendo il report con un occhio italiano emergono due cose: non è vero che il nucleare accelera la decarbonizzazione e il Regno Unito è indietro sul lungo periodo pur avendo raggiunto finora tutti i suoi obiettivi e nonostante abbia fatto più di quanto è disposta a fare il governo italiano di Giorgia Meloni.  

Il presidente ad interim del Climate Change Committee, Piers Forster,  ha avvertito che «L'obiettivo di riduzione delle emissioni del Paese per il 2030 è a rischio. Il nuovo Governo ha l'opportunità di correggere la rotta, ma dovrà farlo con urgenza per recuperare il tempo perso. Sono partiti col piede giusto. L'azione deve estendersi oltre l'elettricità, con rapidi progressi necessari per le auto elettriche, le pompe di calore e la piantumazione di alberi. La transizione verso il Net Zero può portare investimenti, bollette più basse e sicurezza energetica. Aiuterà il Regno Unito a mantenere il suo posto sulla scena mondiale. E’ un modo per questo governo di servire sia le persone di oggi che quelle di domani».

Il CCC plaude agli sforzi dei precedenti governi conservatori che hanno portato a dimezzare le emissioni, ma ricorda che «L'anno scorso, nonostante alcuni progressi, il governo precedente ha segnalato un rallentamento del ritmo e ha invertito o ritardato le politiche chiave. Il nuovo governo dovrà agire rapidamente per rispettare gli impegni del paese».

Gli impatti dei cambiamenti climatici sono evidenti e il CCC ricorda ai parlamentari che «Di recente, abbiamo assistito ai 18 mesi più piovosi mai registrati in Inghilterra. Migliaia di acri di terreni agricoli sono stati sommersi per lunghi periodi, causando la perdita di raccolti e animali. Si prevede che l'impatto di questo si farà sentire fino al 2025. I mezzi di sostentamento sono stati sconvolti e sono state perse vite nel Regno Unito e all'estero come conseguenza diretta degli impatti climatici, che stanno diventando più gravi».

Ma sottolinea anche che «Il costo delle principali tecnologie low-carbon sta calando, creando un'opportunità per il Regno Unito di incrementare gli investimenti, rivendicare la leadership climatica globale e migliorare la sicurezza energetica, accelerandone l'adozione. L'energia rinnovabile britannica è il modo più economico e veloce per ridurre la vulnerabilità rispetto ai volatili mercati globali dei combustibili fossili. Più velocemente abbandoniamo i combustibili fossili, più diventiamo sicuri».

Inoltre il rapporto evidenzia che «Adattarsi ai rischi fisici del cambiamento climatico è un prerequisito per tracciare il percorso verso il Net Zero. Altrimenti, i piani rischiano di essere meno efficaci o più costosi. Il Third National Adaptation Programme (NAP3) non ha il ritmo e l'ambizione per affrontare i crescenti rischi climatici che stiamo già sperimentando. Il NAP3 deve essere rafforzato con una visione che includa obiettivi e traguardi chiari. Il processo decisionale del governo deve essere riorganizzato in modo che l'adattamento diventi un aspetto fondamentale e sia incorporato in altri obiettivi politici nazionali».

Con i suoi Nationally Determined Contribution (NDC) per l’Accordo di Parigi, Il Regno Unito si è impegnato a ridurre le sue emissioni del 68% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. E’ il primo obiettivo del Regno Unito stabilito in linea con Net Zero, ma il CCC dice che «A 6  anni di distanza, il paese non è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo nonostante una significativa riduzione delle emissioni nel 2023. Gran parte dei progressi finora ottenuti derivano dall'eliminazione graduale dell'elettricità generata dal carbone, con l'ultima centrale elettrica a carbone che chiuderà entro la fine dell'anno. Ora dobbiamo ridurre rapidamente anche l'uso di petrolio e gas».

Nel 2023 ci sono stati un calo significativo delle emissioni e alcuni buoni progressi di politiche climatiche da parte del precedente governo conservatore: la conferma dell'obbligo di veicoli a emissioni zero; l'abbandono del Energy Charter Treaty che non è allineato al Net Zero e un aumento dei finanziamenti totali e delle singole sovvenzioni  per le pompe di calore nelle abitazioni tramite il Boiler Upgrade Scheme, che ha portato a un aumento significativo di questi dispositivi. Ma per il CCC questo non è sufficiente: «La nostra valutazione è che solo un terzo delle riduzioni delle emissioni necessarie per raggiungere l'obiettivo del 2030 sono attualmente coperte da piani credibili. Sono necessarie azioni in tutti i settori dell'economia, con le tecnologie low-carbon che diventino la norma».

Invece, «Il precedente governo ha dato messaggi incoerenti sul suo impegno per le azioni necessarie per raggiungere il Net Zero, con cancellazioni, ritardi ed esenzioni per politiche importanti – denuncia il CCC -  Ha affermato di agire nell'interesse del Paese a lungo termine, ma non c'erano prove a sostegno dell'affermazione che ridurre l'ambizione avrebbe ridotto i costi per i cittadini».

il Comitato è particolarmente preoccupato per le modifiche alla politica edilizia, tra le quali  l'esenzione del 20% delle famiglie dall'eliminazione graduale delle caldaie a combustibili fossili entro il 2035: «Questo potrebbe seriamente compromettere la capacità del Regno Unito di raggiungere i propri obiettivi». Sembra fantascienza per un Paese come il nostro dove si è appena approvato un condono edilizio mascherato e dove il Governo non ha votato la riconferma di Ursula von der Leyen alla pred<sidenza della Commissione Ue proprio perché è contrario alle politiche sulle case green.  

Il Climate Change Committee sottoline che «Il Regno Unito dovrebbe ora essere in una fase di rapido investimento e attuazione. Eppure quasi tutti i nostri indicatori per il lancio di tecnologie low-carbon sono fuori strada, con tassi che devono aumentare in modo significativo. Entro il 2030: Gli impianti eolici offshore dovranno aumentare di almeno tre volte all’anno, gli impianti eolici onshore dovranno raddoppiare e gli impianti solari dovranno aumentare di 5 volte. Circa il 10% delle abitazioni esistenti nel Regno Unito dovrà essere riscaldato tramite una pompa di calore, rispetto all'attuale percentuale di riscaldamento pari solo all'1%. La quota di mercato delle nuove auto elettriche deve aumentare dall'attuale 16,5% a quasi il 100%. Questi tassi di incremento sono possibili da raggiungere, con le tecnologie a basse emissioni di carbonio che diventano mainstream, ma solo con un'azione urgente e decisa».

Intanto stabilisce 10 azioni prioritarie per il resto dell'anno che dovrebbe attuare il nuovo governo laburista per recuperare velocemente il terreno perduto e per cogliere l'opportunità della COP29 Unfccc di novembre per ristabilire la leadership del Regno Unito sulla scena climatica globale.

Le 10 raccomandazioni del CCC  sono:

Rendere l'elettricità più economica . L'eliminazione dei costi delle politiche dai prezzi dell'elettricità sosterrà l'elettrificazione industriale e garantirà che i costi di esercizio inferiori delle pompe di calore rispetto alle caldaie a combustibile fossile si riflettano nelle bollette domestiche.

Invertire i recenti rollback delle politiche . Rimuovere l'esenzione del 20% delle famiglie dalla fase di eliminazione delle caldaie a combustibile fossile del 2035, colmare il gap  lasciato rimuovendo gli obblighi dei proprietari di migliorare l'efficienza energetica delle case in affitto e ripristinare la fase di eliminazione delle nuove vendite di auto e furgoni a combustibile fossile del 2030. Il danno di questi rollback può essere limitato ripristinando rapidamente queste politiche.

Rimuovere gli ostacoli alla pianificazione per pompe di calore, punti di ricarica per veicoli elettrici ed energia eolica terrestre.

Introdurre un programma completo per la decarbonizzazione degli edifici del settore pubblico.

Progettare e implementare in modo efficace le prossime aste CfD per l'energia rinnovabile . Garantire che il finanziamento e la progettazione dell'asta per il sesto e il settimo round di allocazione siano appropriati per fornire almeno 50 GW di eolico offshore entro il 2030.

Accelerare l'elettrificazione del riscaldamento industriale. Rafforzare l'UK Emissions Trading Scheme per garantire che il suo prezzo sia sufficiente a incentivare la decarbonizzazione e che sia disponibile il supporto per una rapida transizione al riscaldamento elettrico in gran parte dell'industria.

Accelerare la piantumazione di alberi e il ripristino delle torbiere . La piantumazione di alberi deve essere incrementata negli anni 2020 affinché l'abbattimento sia sufficiente per i successivi budget di carbonio e Net Zero. Non devono esserci più ritardi nell'affrontare le barriere alla messa a dimora.

Finalizzare e aprire al mercato i modelli di business per le rimozioni ingegnerizzate di emissioni climalteranti.

Pubblicare una strategia per supportare le competenze. Supportare i lavoratori nei settori che hanno bisogno di crescere o di transizione e nelle comunità che potrebbero essere influenzate negativamente. Rafforzare il NAP3 con una visione che stabilisca obiettivi e traguardi chiari e riorganizzare la politica di adattamento governativa. L'adattamento deve diventare un aspetto fondamentale del processo decisionale in tutti i dipartimenti ed essere integrato in altri obiettivi politici nazionali.

Il Committee pubblicherà il suo parere nel Seventh Carbon Budget e un percorso aggiornato verso il Net Zero all'inizio del 2025.

Redazione Greenreport

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