Autonomia differenziata, dopo lo stop al referendum invita a rafforzare la mobilitazione
La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare l’inammissibilità del referendum sull’autonomia differenziata sposta l’impegno della forte mobilitazione sulle misure e i provvedimenti che la Corte Costituzionale stessa ha indicato come indispensabili e non soddisfatti nel ritenere illegittime moltissime disposizioni della legge Calderoli. Fra esse, in particolare: la costituzione di un fondo perequativo nazionale; la fissazione a livello del Parlamento di materie e funzioni per le quali fissare i Livelli Essenziali di Prestazione; la determinazione dei fabbisogni finanziari necessari per raggiungere tali livelli.
Questo impegno può riprendere da subito a partire dall’alleanza che ha permesso di costruire i comitati per il referendum che in pochi mesi hanno raccolto più di un milione di firme per la presentazione del quesito.
Stante l’ammissione degli altri referendum, siamo anche tutti chiamati a un forte impegno per l’abrogazione di gravi norme ingiuste in tema di lavoro e riteniamo importantissima anche la battaglia per la riduzione da 10 a 5 degli anni di residenza legale in Italia necessari ad avanzare la domanda di cittadinanza. Su questo tema si aprirà finalmente un dibattito cruciale non solo per le persone di origine straniera, che grazie alla cittadinanza vedranno riconoscersi diritti fondamentali, ma per l'intero paese.
di Forum Disuguaglianze e Diversità