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Il Niger rinomina le strade: via i nomi dei colonizzatori che ci hanno rapinato delle nostre risorse

Le giunte militari intitolano viali e piazze a Djibo Bakary e Thomas Sankara, gli eroi socialisti dell’indipendenza Niger e del Burkina Faso
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Nei giorni scorsi la giunta militare golpista del Niger ha ribattezzato diversi viali, boulevards , strade e piazze della capitale Niamey che in precedenza portavano nomi risalenti all'epoca coloniale, con l'obiettivo dichiarato di promuovere le figure storiche del Paese e cancellare le tracce della colonizzazione, il tutto mentre continua a crescere la tensione con la Francia, estromessa anche dallo sfruttamento delle miniere di uranio, e mentre i militari dichiarano di voler affermare la sovranità del Niger sul proprio territorio e sulle sue risorse. 

I primi ad essere ribattezzati sono stati 4 grandi viali e piazze di Niamey: Boulevard Charles de Gaulle ora si chiama Boulevard Djibo Bakary, Place Monteil è diventata Place Thomas Sankara, Place de la Francophonie, ha cambiato nome in Place de l'AES (Alliance des Etats du Sahel) e del monumento ai caduti Bou Bande Batama.

Il governatore di Niamey, il generale di brigata Abdou Assoumane Harouna, ha spiegato che «Questa operazione è il frutto di una nuova coscienza civica. Ora promuoveremo i nostri eroi nazionali e africani. E queste sono le basi su cui riusciremo nella nostra rivoluzione». 

Durante la cerimonia del cambio di nome, il portavoce del governo nigerino Abdramane Amadou,  ha ricordato che «La maggior parte dei nostri viali, boulevard e strade... portano nomi che sono semplicemente il ricordo delle sofferenze e delle prepotenze che il nostro popolo ha sopportato durante il calvario della colonizzazione. Il viale che un tempo portava il nome del generale Charles de Gaulle da ora in poi si chiamerà Avenue Djibo Bakary».

Bakary era un politico socialista, divenne il primo nigeriano a detenere il potere esecutivo locale sotto il dominio francese. Si schierò a favore del voto "no" nel referendum del 1958, quando ai cittadini fu chiesto se approvavano l'adozione di una costituzione scritta da Charles de Gaulle che favoriva il mantenimento dei legami con la Francia.

Secondo lo storico nigerino Mamoudou Djibo, «Non si tratta di negare la storia della colonizzazione attraverso questo atto, ma di ristabilire la storia.  Ad esempio, questo viale Charles de Gaulle che riceve il nome di Djibo Bakary, è la migliore vendetta per il Niger. Perché fu Charles de Gaulle ad organizzare il primo colpo di stato politico nell'Africa nera, rovesciando Djibo Bakary, e che, in tre occasioni, ha attentato alla vita di Djibo Bakary, che lo ha spodestato dal potere umiliandolo e che lo ha costretto all'esilio». 

Il Niger non è il primo Stato africano a rinominare strade che in precedenza facevano riferimento alla Francia. Nell'ottobre 2023, il Burkina Faso ha cambiato il nome Boulevard Charles de Gaulle in Boulevard Thomas Sankara, in onore del Che Guevara panafricanista ed ex presidente marxista del Burkina Faso, assassinato in un colpo di stato del 1987 organizzato dal suo amico e vicepresidente Blaise Compaoré su mandato e con la complicità del governo del presidente socialista francese François Mitterand.

Thomas Isidore Noël Sankara  prese il potere il 4 agosto 1983 e trasformò l'Alto Volta francese in  Burkina Faso, ma superò la linea rossa del neocolonialismo avviando il suo Paese sulla strada dell'indipendenza economica e dello sviluppo socialista e democratico, attuando riforme innovative. Durante i 4 anni della sua presidenza, il Burkina Faso raggiunse una crescita economica record, suscitando la preoccupazione dei governi neocoloniali africani. L’eliminazione del 37enne Sankara e il  colpo di stato di Compaoré vennero giustificati con il fatto che la sua politica aveva messo a repentaglio i rapporti con la Costa d'Avorio e la Francia.

Ora le giunte militari golpiste del Sahel si ispirano a Sankara  e  l'immagine dell'ufficiale coloniale francese ed esploratore Parfait-Louis Monteil, incisa su un monumento in pietra a Niamey, è stata sostituita con quella di Sankara.

Il riferimento a quegli amati eroi socialisti serve a militari golpisti di Niger, Burkina Faso e Mali per giustificare politicamente la loro permanenza al potere dopo che hanno defenestrato governi civili amici della Francia con colpi di stato i tra il 2020 e il 2023. Da allora Bamako, Niamey e Ouagadougou hanno stretto partnership di difesa con la Russia dopo aver espulso soldati francesi per accuse di ingerenza, rapina delle risorse minerarie e petrolifere  e incapacità di combattere la lunga insurrezione jihadista nel Sahel.

La decisione di togliere i nomi degli ex padroni coloniali sembra piacere alla maggioranza dei cittadini, ma quel che rimane delle opposizioni la definisce un’operazione folkloristica e populista che punta a distogliere l’attenzione dalla crescente insicurezza e dalla crisi economica.  

Ma le autorità cittadine di Niamey vanno avanti e annunciano che «Rinominare queste quattro piazze e viali della capitale costituisce la prima parte di un'operazione che si estenderà, nei prossimi giorni, a decine di viali e piazze della città. Un atto che mira anche a promuovere la cultura locale e le lingue indigene».

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Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.