
Dall'Acquedotto del Fiora in arrivo 115 mln di euro in investimenti entro il 2024

La partecipata pubblica Acquedotto del Fiora, ovvero il gestore unico del servizio idrico integrato in 55 Comuni del grossetano e senese, ha presentato il piano industriale 2022-24 e i suoi punti fermi: investimenti per 115 milioni di euro, e la scuola di impresa Agile academy come partner all’avanguardia per gli stakeholder.
«Il triennio appena concluso ha segnato un passaggio epocale per AdF – sottolinea il presidente Roberto Renai – Esauriamo una fase che è stata un’esperienza di successo, come ci confermano i numeri: gli investimenti messi a terra, la riduzione delle perdite in rete, la digitalizzazione, il protocollo di economia circolare, solo per citarne alcuni. Ora questo nuovo piano industriale ci pone davanti a ulteriori sfide: l’azienda evoluta riferimento per questa comunità, la transizione ecologia e digitale, il portare avanti la nostra scuola d’impresa».
Più nel dettaglio, si parla di oltre 550 milioni di investimenti realizzati dall’inizio della concessione a oggi – cui si aggiungeranno i 115 milioni previsti nei prossimi tre anni – pari a una media di 101 euro annui per abitante, una delle medie più alte in Italia e in linea con i Paesi del nord Europa.
Più nel dettaglio, negli investimenti del piano industriale 2022-2024 (in crescita del 15% rispetto al triennio precedente) spiccano 23 milioni (+10%) che saranno dedicati al settore della depurazione, 7 milioni (+35%) per l’innovazione e altrettanti (+20%) per la digitalizzazione, operando in modo funzionale agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e al Pnrr.
«AdF è un’azienda fortemente concentrata sul proprio profilo industriale, il servizio idrico integrato, con particolare attenzione ai settori di depurazione, fognatura e ricerca perdite: lo raccontano con chiarezza i numeri degli investimenti fatti finora e i 115 milioni di euro che metteremo a terra nei prossimi tre anni, di cui 23 dedicati totalmente al settore della depurazione – spiega l’amministratore delegato Piero Ferrari – Manteniamo le radici fortemente ancorate al nostro core business, ma rivolgiamo anche lo sguardo al futuro attraverso i tre pilastri evolutivi che sono economia circolare, territorio e imprese, cambiamento climatico, riuso e comunità energetiche, digitalizzazione, innovazione e sviluppo sostenibile e lo facciamo ancora più concretamente con l’Agile academy, che sarà il partner di tutti i nostri stakeholder, primi fra tutti i Comuni soci, ponendosi come un “competence center” specializzato in aree tematiche: architettura e agricoltura, rigenerazione urbana, risorse naturali, energia e ambiente, mobilità elettrica, acceleratori e incubatori di start up, innovazione e digitalizzazione».
