
Siccità in Somalia: rischio malnutrizione acuta per 1,4 milioni di bambini

Secondo l’ultimo Somalia Food Security and Nutrition Assessment pubblicato la scorsa settimana, «Oltre 1,4 milioni di bambini in Somalia, circa la metà dei bambini sotto I 5 anni nel Paese, potrebbero soffrire di malnutrizione acuta a causa della siccità in corso che ha lasciato 4,1 milioni di persone a rischio». Oggi l’Unicef avverte che quest’anno circa un quarto di questi bambini, ovvero 329.500 bambini, soffrirà di malnutrizione acuta grave.
Angela Kearney, rappresentante dell’Unicef in Son malia, è molto preoccupata: «Sappiamo che le emergenze umanitarie di questa portata colpiscono soprattutto I bambini. I numeri che stiamo vedendo quest'anno sono piuttosto alti e se non saranno prese misure urgenti, migliaia di bambini rischiano di morire».
Tre stagioni consecutive di scarse piogge e i conflitti in corso in diverse parti della Somalia hanno portato a una situazione – che ormai è diventata così ricorrente da essere endemica – nella quale un quarto della popolazione somala ha bisogno di assistenza alimentare immediata.
L’Unicef sottolinea che «Senza un urgente ampliamento dell’assistenza, la situazione umanitaria tra I poveri urbani e rurali e le popolazioni sfollate dovrebbe peggiorare ulteriormente da qui a giugno 2022. L’impatto sulle comunità pastorali è terribile. Una critica scarsità d’acqua ha costretto le famiglie a migrare nei centri urbani e periurbani in cerca di acqua per il consumo umano e del bestiame; da novembre circa 500mila persone sono sfollate alla ricerca di cibo, acqua e pascoli, aggiungendosi ai 2,9 milioni di persone già sfollate a causa del conflitto e del cambiamento climatico».
Nello stato plurinazionale e fallito della Somalia – diventato ormai simbolo del fallimento della decolonizzazione italiana e dell’interventismo della comunità internazionale che ha lasciato via libera a signorie claniche e milizie jihadiste e indipendentiste, 2,6 milioni di persone hanno bisogno urgentemente di ricevere rifornimenti di forniture d'acqua d'emergenza e questa umanità dimenticata e sofferente aumenterà ulteriormente con l'aggravarsi della siccità. In alcune zone. Il cambiamento climatico ha colpito duramente la Somalia senza un vero governo da decine di anni: i prezzi dell'acqua sono aumentati fino al 72%. L’Unicef evidenzia che «La mancanza d'acqua accresce il rischio di epidemie: i casi di morbillo nel 2021 (7.500) sono il doppio dei casi del 2020 e del 2019 messi insieme. Almeno 60.000 persone rischiano di contrarre malattie diarroiche, compreso il colera».
E la siccità portata da un cambiamento climatico tanto rapido quanto devastante ha peggiorato i rischi per la protezione dei bambini. L’Unicef «E’ preoccupata per lo sfruttamento, l'abuso sessuale e per i matrimoni precoci» e anche per «La violenza di genere che aveva già avuto una crescita del 35% tra il 2020 e il 2021. Nel 2021, 1.200 bambini (comprese 45 ragazze) sono stati reclutati e utilizzati da gruppi armati. 1.000 bambini sono stati rapiti. In molti casi, questi bambini sono stati vittime di violazioni multiple».
Dal luglio 2021 in poi, i sostegni internazionali distribuiti dal fragile e delegittimato governo federale di Mogadiscio e da agenzie Onu e ONG ha ampiamente mitigato l'entità della crisi ma, ammonisce l’Unicef, «Le precipitazioni moderate previste durante la prossima stagione delle piogge (aprile-giugno 2022) probabilmente aggraveranno la situazione alimentare e nutrizionale».
Per questo l’Unicef ha lanciato un appello urgente per raccogliere 7 milioni di dollari entro la fine di marzo 2022, per fornire 104.000 confezioni di Alimenti terapeutici pronti all’uso per curare I bambini con malnutrizione acuta grave e conclude: «Una potenziale interruzione nella catena di approvvigionamento potrebbe provocare una grave carenza di Alimenti terapeutici pronti all’uso a partire da giugno 2022 e mettere in pericolo la vita di oltre 100.000 bambini».
