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I cambiamenti climatici tolgono l’acqua alla Toscana: piogge dimezzate, è già siccità

Crescono il rischio incendi e i danni per l’economia locale, Coldiretti: «Situazione drammatica che riguarda un po’ tutte le produzioni, piante e animali sotto stress»
 |  Acqua

Come nel resto d’Italia, con il Cnr che ha appena documentato «continue anomalie nelle precipitazioni» già da fine 2016, in Toscana i cambiamenti climatici contribuiscono a esacerbare il problema siccità: l'arrivo del caldo torrido – denunciano dalla Coldiretti regionale – colpisce campagne e città dove le piogge in primavera sono risultate quasi il 50% inferiori rispetto al periodo di riferimento, dopo un inverno particolarmente asciutto con un deficit idrico del 48%.

«In Toscana scarseggiano i foraggi per il bestiame e crolla la produzione di miele – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti - ma la situazione è drammatica a macchia di leopardo e riguarda un po’ tutte le produzioni con le piante e gli animali sotto stress».

Manca l’acqua potabile in molti Comuni mentre nei campi – sottolinea la Coldiretti – la carenza idrica sta compromettendo i raccolti, dagli ortaggi alla frutta, ma anche i cereali e i foraggi per l’alimentazione degli animali. È il risultato di un inverno e una primavera 2017 che si classificano rispettivamente al terzo e al secondo posto tra le meno piovose dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni del Cnr, e gli effetti si stanno facendo sentire sulle coltivazioni con pesanti danni annunciati.

E con la siccità cresce il rischio incendi che nei primi giorni di giugno non hanno risparmiato nessuna area della regione spaziando da Lucca a Massa Marittima, da Montaione ad Arezzo, da Siena a Pisa: non a caso la Regione ha deciso di anticipare al 10 giugno il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi e il conseguente divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali nelle province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e della Città Metropolitana di Firenze.

Provvedimenti emergenziali, necessari ed appropriati, ai quali però dovranno giocoforza sommarsi nuovi investimenti per l’adattamento – oltre al contrasto – ai cambiamenti climatici per mettere in sicurezza il presente e il futuro del territorio regionale.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.