Le stagioni dell’acqua. Pagare meno d’inverno, pagare di più d’estate: la tariffa stagionale sperimentata a Tolosa
Pagare l’acqua meno d’inverno quando la risorsa idrica è più abbondante e di più nei mesi estivi quando scarseggia. È il principio della tariffa stagionale sperimentata per la prima volta nella città di Tolosa, in Francia. A partire dal 1° giugno e fino al 31 ottobre, i tolosani e gli abitanti dei 31 Comuni presenti sul territorio della città nel sud ovest dell’Esagono, pagheranno il servizio idrico 4,74€ al metro cubo, ossia il 42% in più rispetto alla tariffa unica finora in vigore di 3,44€ al metro cubo. Ma per i restanti sette mesi dell’anno la tariffa sarà ridotta del 30%, scendendo a 2,58€ al metro cubo.
L’obiettivo della tariffa modulare è incentivare un consumo consapevole della risorsa nei mesi in cui il fiume Garonne, che copre al 90% il fabbisogno idrico dell’area, si riduce sensibilmente. Normalmente la portata è di 250 metri cubi al secondo, ma già in primavera era sceso a 110 metri cubi al secondo, e nonostante le importanti precipitazioni di quest’estate è ora al 60% del suo flusso normale. Situazione che preoccupa l’Amministrazione cittadina, tanto più che le dighe nei Pirenei, le quali in estate sono impiegate per regolarizzare la portata della Garonne, sono solo piene a metà.
Non c’è l’intento di penalizzare o di andare a caccia a introiti aggiuntivi, spiega l’assessore responsabile. Senza mettere in atto sforzi particolari, per un nucleo familiare di 3 persone che consuma circa 120 metri cubi d’acqua l’anno e vive in un appartamento, l’aumento complessivo sull’arco dell’anno sarebbe un irrisorio costo di 60 centesimi su una bolletta di circa 400 euro. Mentre per una famiglia con giardino e piscina, e consumi annuali di 250 metri cubi di cui oltre la metà in estate, senza attuare alcun cambiamento di comportamento, la bolletta aumenta di 84 euro rispetto a quella pagata nel 2023. A titolo di confronto, consideriamo che in Italia un analogo nucleo familiare in appartamento consuma mediamente circa 255 metri cubi l’anno: abbiamo il non glorioso primato europeo del più alto consumo d’acqua pro capite.
A differenza di Lione, che studia un sistema di tariffazione progressiva con i primi metri cubi d’acqua gratuiti, Tolosa ha scartato l’aumento del prezzo proporzionalmente all’andamento del consumo, in quanto meno del 70% delle abitazioni è attrezzato con un contatore individuale. Se il prezzo dell’acqua si dimostra un fattore determinante nel gestire razionalmente la risorsa, la municipalità vuole anche dare l’esempio nel contenimento del consumo d’acqua con programmi di conservazione non tariffari. Ha ottenuto, ad esempio, un risparmio del 30% sostituendo l’annaffiamento degli spazi verdi e campi sportivi con sistemi di irrigazione goccia a goccia controllati a distanza. Ha adottato sistemi di controllo avanzato della rete idrica per limitare le perdite al 12% contro una media nazionale di 18,5% (in Italia siamo nell’ordine di circa il 42%). Ha attivato una stazione per il riuso delle acque reflue destinate alla pulizia stradale. Nelle scuole, ospedali ed uffici pubblici vengono installati dei riduttori di flusso e, per sensibilizzare i comportamenti dei suoi cittadini di fronte ai rubinetti, la municipalità ha distribuito gratuitamente oltre 35 mila kit antispreco (rompigetto doccia, regolatore di scarico wc…) e ha attivato un’app per il monitoraggio dei consumi e l’individuazione delle perdite.
Non ultimo, Tolosa ha anche deciso di sfruttare al meglio le precipitazioni atmosferiche. La municipalità ha intrapreso degli interventi urbani per ottimizzare l’immagazzinamento di acqua piovana grazie a speciali fondi stradali permeabili e ad una varietà di vegetazione che favorisce l’infiltrazione delle acque meteoriche nel terreno.
Infine, quanto incide questa nuova tariffa stagionale sul bilancio di Véolia, gestore del servizio idrico cittadino? Nei primi cinque mesi a tariffa maggiorata, l’azienda privata avrà un extra guadagno di 12 milioni di euro rispetto al 2023. Questi fondi saranno però incamerati dalla municipalità e serviranno in parte a compensare il mancato guadagno dei rimanenti 7 mesi nel caso ci sia una riduzione del volume di acqua da trattare rispetto al contratto di servizio stipulato.
Il meccanismo escogitato da Tolosa sembra promettente. Appuntamento a giugno 2025 per verificare gli effetti attesi della tariffa stagionale.