Skip to main content

H2OS, in Senegal un eco-villaggio anti-desertificazione

Un progetto italiano e di migranti senegalesi contro desertificazione, abbandono, emigrazione
 |  Acqua

E’ stata inaugurata la “eco-maison”, il primo lotto del progetto H2OS, che prevede la realizzazione di un eco-villaggio a Keur Bakar, in Senegal, a 200 km dalla capitale Dakar, composto da spazi comuni e moduli abitativi autonomi dal punto di vista energetico e idrico in una zona in cui la desertificazione procede inesorabile. Il villaggio si trova in un’area priva di elettricità, acqua, servizi scolastici e sanitari

H2OS è un esperimento di co-sviluppo promosso dall’associazione di migranti senegalesi  Circolo Sunugal  di Venezia, sviluppato dalla Onlus veneziana Musoco, in collaborazione con l’Union pur la solidarité et l’entraide di Dakar.

Il progetto è finanziato da Cgil, Caaf Nord-Est, 8 per mille Chiesa Valdese, Livenza Tagliamento Acque e  supportato anche dalla statunitense Autodesk Foundation della Silicon Valley Community Foundation., IdRiCo - Idee per risorse collettive, Regione Friuli Venezia Giulia e Arci Trieste.

Le eco-abitazioni, organizzate attorno alla tecnologica eco-casa comune, saranno realizzate in mattoni stabilizzati di terra cruda in regime di autocostruzione comunitaria. Gli elementi più complessi delle costruzioni (testate, servizi, impianti) sono a cura di tecnici specializzati che, nel frattempo, formano sul posto la manodopera locale. Una sostenibilità che si riverbera anche nel costo dell’opera, sotto i 200 Euro al metro».

Il progetto architettonico e tecnologico di H2OS è concepito e sviluppato da TAMassociati, impresa nota per la realizzazione in Africa di ospedali-modello dalla forte impronta ecologica. A TAMassociati spiegano che «Tutto ruoterà attorno a questo progetto: dal ruolo delle donne all’orto biologico, al lavoro, alla scolarità, all’equilibrio tra tradizione e modernità. Sarà open-source, autonomo e sostenibile. Un esempio di co-sviluppo e un modello per tutto il continente. H2OS è un progetto di eco-villaggio in Africa. Contro desertificazione, abbandono, emigrazione».

I TAMassociati concludono: «La realizzazione della ‘eco-maison’ chiude la prima fase del progetto. La sfida di progettisti, promotori e partner è chiara: una progettazione non invasiva ma partecipata, che sa farsi baluardo e simbolo di diritti ,  quali l’accesso all’acqua, al cibo, alla possibilità di vivere nei luoghi dove si è nati e di allontanarsene per volontà, non necessità».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.