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Tra i relatori l’economista italiano Massimiliano Mazzanti

L'eco-innovazione necessaria per un miglior accesso al cibo, all’acqua e all’energia

I tre fattori legati tra loro, messi a rischio dai cambiamenti climatici, al centro del simposio organizzato al Cyprus Institute
 |  Acqua

L’avanzata dei cambiamenti climatici, combinata al conseguente incremento di eventi climatici estremi, costituiscono un rischio più che concreto nella lotta all’eradicazione della fame nel mondo, oltre a minare alla base la sostenibilità dei nostri approvvigionamenti alimentari – a fronte di una popolazione mondiale che crescerà ancora per alcuni decenni.

L’allarme è arrivato da tempo da parte della massima autorità mondiale in materia, la Fao, che nell’ambito del dibattito attorno all’Accordo di Parigi sul clima ha evidenziato come «i rischi naturali – in particolare gli eventi climatici estremi – colpiscano regolarmente e con forza l’agricoltura e ostacolino l’eradicazione della fame e della povertà e il raggiungimento dello sviluppo sostenibile».

Siccità, alluvioni e gli uragani devastano sia le coltivazioni sia l’allevamento, la pesca come le foreste, distruggendo habitat naturali e al contempo spingendo alla fame milioni di persone. Per questo è importante evidenziare il legame che unisce l’acqua, l’energia e il cibo, e il ruolo che può e deve avere l’eco-innovazione per rendere sostenibile tale legame.

Un’agenda che sarà al centro del prossimo simposio organizzato dal network inno4SD e da Future Earth, in una due giorni che avrà luogo al Cyprus Institute i prossimi 17 e 18 novembre.

Con particolare attenzione alla regione del Medio Oriente e Nord Africa (Mena), il simposio Eco-Innovation for the Water-Energy-Food Nexus promuoverà il confronto tra professionisti e accademici di tutta Europa, tra i quali spicca la partecipazione per l’Italia di Massimiliano Mazzanti – presidente dell’Associazione italiana degli economisti dell’ambiente e delle risorse naturali (Aiear) e membro del think tank di greenreport (Ecoquadro) –, che concentrerà i propri interventi sull’eco-innovazione e i trasferimenti tecnologici necessari per promuovere un miglior accesso al cibo, all’acqua e all’energia per tutti.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.