Torri di telecomunicazione intelligenti contro la diffusione degli incendi boschivi
Il principale tower operator italiano, Inwit, è intervenuto oggi a Firenze nell’ambito della giornata conclusiva dell’Earth technology expo – uno dei principali appuntamenti nazionali dedicati alla gestione dei rischi naturali –, per approfondire il supporto che gli ultimi ritrovati tecnologici possono offrire per la protezione della biodiversità attraverso la prevenzione degli incendi.
Al centro del panel Intelligenza artificiale e controllo degli incendi: innovazione e prospettive è stato posto lo sviluppo di sensori IoT, videocamere smart dotate di intelligenza artificiale e gateway: «Equipaggiando con queste soluzioni tecnologiche le nostre torri di telecomunicazioni, queste possono diventare preziose sentinelle dei territori e contribuire a ridurre drasticamente la possibilità degli incendi», spiega Michelangelo Suigo, direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit.
Si tratta di strumenti preziosi per supportare il prezioso lavoro delle forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco come della Protezione civile. Ma non si tratta solo di potenzialità esplorabili in futuro, quanto di estendere una progettualità già in essere.
«Nel 2022 – ha ricordato nel merito Suigo – abbiamo avviato una collaborazione con il Wwf che ha portato all’installazione di telecamere Smart e gateway sulle torri di Inwit situate nelle Oasi Wwf di Macchiagrande (RM), Bosco di Vanzago (MI) e Calanchi di Atri (TE) per rilevare tempestivamente gli incendi boschivi. A febbraio 2023, in partnership con Legambiente, abbiamo installato sulle torri sensori IoT per il monitoraggio della qualità dell’aria nel Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, nel Parco della Maiella e in tre riserve naturali dell’Appennino Centrale. A luglio 2024 la partnership è stata estesa alla prevenzione degli incendi boschivi, attraverso l’installazione su 5 torri Inwit di 9 telecamere smart e 5 gateway, su cui è integrato un software di intelligenza artificiale in grado di rilevare tempestivamente gli incendi. Il progetto coinvolge il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e di Pettorano sul Gizio (AQ), la Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, nei quali è stata già installata la tecnologia necessaria, e la Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro (CH), la Riserva Naturale Bosco Don Venanzio a Pollutri (CH) e il Comune di Civitella Roveto (AQ). In Piemonte, invece, grazie alle nostre infrastrutture digitali e condivise è partito il progetto Smoke Automatic Detection nell’Alta Val di Susa, per il monitoraggio degli incendi in un’area complessiva di circa 80 chilometri quadrati che ha visto, solo negli ultimi 7 anni, andare in fumo quasi 4000 ettari di boschi».