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L’Appia Antica è patrimonio dell’umanità dell’Unesco

Ministero, Comune e Legambiente: importante riconoscimento per la Regina Viarium che unisce la bellezza di tanti e diversi territori
 |  Territorio e smart city

La Via Appia Regina Viarum è entrata a far parte del  Patrimonio mondiale dell'umanità, l'iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi,  che  la descrive così: «Lunga più di 800 chilometri, la Via Appia è la più antica e importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani. Costruita e sviluppata dal 312 a.C. al IV secolo d.C., fu originariamente concepita come strada strategica per la conquista militare, avanzando verso l'Oriente e l'Asia Minore. In seguito, la Via Appia permise alle città che collegava di crescere e di far emergere nuovi insediamenti, facilitando la produzione agricola e il commercio. Questa proprietà, composta da 22 componenti, è un insieme completamente sviluppato di opere di ingegneria, che illustra l'avanzata abilità tecnica degli ingegneri romani nella costruzione di strade, progetti di ingegneria civile, infrastrutture e vasti lavori di bonifica del territorio, nonché una vasta serie di strutture monumentali tra cui, ad esempio, archi trionfali, terme, anfiteatri e basiliche, acquedotti, canali, ponti e fontane pubbliche».

La Via Appia Regina Viarum diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall'Unesco ed è la prima candidatura promossa direttamente dal ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d'iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha commentato: «Esprimo tutta la mia soddisfazione e il mio orgoglio per il grande risultato ottenuto. La”Via Appia. Regina Viarum” da oggi è patrimonio mondiale dell’umanità. L'Unesco  ha colto l’eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente. Congratulazioni a tutte le istituzioni e  comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati”, ha dichiarato il Ministro della Cultura».

Il Sindaco  di Roma Roberto Gualtieri è molto soddisfatto: «Si tratta di un riconoscimento davvero importante per una strada storica che rappresenta il simbolo di un'intera civiltà, il percorso che ha sempre unito Roma al Sud della penisola e al resto delle popolazioni e dei grandi commerci mediterranei, tappa privilegiata per poi spingersi anche verso Oriente. - ha commentato il Sindaco Gualtieri - Attraversando paesaggi mozzafiato e spesso incontaminati, luoghi di grande importanza spirituale, catacombe e acquedotti maestosi, città e località storiche, la via Appia trova oggi la sua degna collocazione tra le grandi meraviglie del mondo. Abbiamo tutti una nuova opportunità ma anche il dovere, dal Ministero che ha promosso la candidatura a tutti i territori che oggi vengono attraversati dalla Regina Viarum, di valorizzarla di più, per conoscerla, ammirarla e viverla meglio ma soprattutto per tutelarla finalmente in maniera coerente con il suo valore inestimabile».

L’assessore alla cultura, Miguel Gotor, ha aggiunto: «Come Roma Capitale siamo stati tra gli enti che hanno sostenuto questa candidatura - ha dichiarato - proprio perché consci del valore storico e culturale unico al mondo di questo “monumento lineare” che, partendo dalle mura di Roma e attraversando quattro Regioni, arriva fino a Brindisi.  La Via Appia è un vero e proprio simbolo fisico dei contatti e dei legami tra Occidente e Oriente e il fatto che da oggi sia il 60° Sito italiano riconosciuto dall'Unesco è per la nostra città motivo di grande orgoglio». 

Molto soddisfatto per il riconoscimento Unesco anche il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani: «L’Appia Antica entra finalmente a far parte dei patrimoni dell’Unesco. Una bella notizia e un importante riconoscimento per il nostro Paese e per la Regina Viarium, che rappresenta un pezzo di storia, di architettura, di arte italiana. Per Legambiente questo riconoscimento arrivato all’Appia Antica ha anche un doppio valore, perché ci ripaga del lavoro e dell’impegno che in questi anni abbiamo profuso mettendo in campo appuntamenti e iniziative come ad esempio l’Appia Day, l’Archeograb, le attività di Puliamo il mondo, da Roma e provincia, alla provincia di Latina, Caserta, Benevento, Brindisi e Potenza, mossi dall’obiettivo di difenderla dal degrado e dal cemento illegale, e per farla conoscere e valorizzare. Il tutto grazie anche all’aiuto di altre associazioni, realtà e comunità locali. Il nostro legame con la Regina Viarum è lungo quanto i chilometri che dividono Roma da Brindisi. E lo rivendichiamo con orgoglio. Oggi il riconoscimento che arriva dall’Unesco lo dedichiamo a tutti quei volontari che hanno dedicato il loro tempo all’Appia insieme a noi credendoci con determinazione e impegno».  

Tra le tante attività portate avanti in questi anni da Legambiente c’è l’Appia Day, il festival diffuso lungo l’antica consolare, con eventi organizzati lungo il suo percorso da Roma a Brindisi con aperture straordinarie dei beni culturali. Un’iniziativa nata nel 2016 e portata avanti da un comitato promotore – di cui fanno parte Legambiente e Touring Club Italiano – con molti comuni, Enti Parco e tante realtà organizzatrici di un cartellone che ha appassionato oltre 200mila persone. Tra i temi portati avanti nelle varie edizioni la mobilità sostenibile, a partire dalla pedonalizzazione del tratto romano dell’appia antica, il patrimonio storico-archeologico, monumentale e paesaggistico esistente, una nuova idea di utilizzo degli spazi e dei beni comuni disseminati lungo la Regina Viarium.  

Gianfranco Zanna, responsabile beni culturali di Legambiente, conclude: «Adesso non bisogna fermarsi, questo riconoscimento è un traguardo importantissimo raggiunto, ma deve essere soprattutto un punto di partenza per far migliorare la tutela e la bellezza dei territori che l’Appia Antica attraversa, per far crescere uno sviluppo sostenibile e altamente culturale su cui ci impegniamo a proseguire il cammino intrapreso con tanti alleati a iniziare da Touring Club e Coopculture con cui abbiamo stretto nel 2019 un protocollo di comune lavoro sulla valorizzazione dell’Appia». 

Redazione Greenreport

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