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Da inizio anno oltre 32 kg di cannabis terapeutica per i pazienti della Toscana centrale

Oltre 7mila gli accessi al mese. L’Usl: «I medicamenti sono destinati ad aiutare le persone a soffrire meno, a sedare dolori di varia natura»
 |  Scienza e tecnologie

Mentre non si placano le tensioni – in primis politiche, ma anche normative – sull’impiego della cannabis legale a fini ricreativi, l’utilizzo di cannabinoidi a scopi terapeutici è sempre più richiesto sul territorio: nell’Usl Toscana centro da inizio anno sono stati utilizzati 32kg di cannabis con oltre 7000 accessi al mese da parte dei pazienti per il ritiro della propria terapia. E l’attività del laboratorio galenico dell’Ospedale Santa Maria Nuova, l’unica struttura dell’Asl centro a garantire le terapie a base di cannabinoidi a 1.320 pazienti di tutta l’area fiorentina compresa l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi e i territori di Empoli, Prato e Pistoia, non si ferma nemmeno d’estate.

«Il laboratorio galenico – spiega la direttrice, Irene Ruffino – non si limita alla preparazione e alla consegna della terapia, ma è sempre spinto dal desiderio di “prendersi cura del paziente” per questo lo informiamo sempre nel dettaglio su come assumere la terapia, sulle interazioni farmacologiche e i possibili effetti collaterali e anche sulle eventuali modalità di trasporto durante i viaggi».

Il laboratorio è infatti ormai diventato un importante punto di riferimento per i pazienti, sia quelli in trattamento con cannabinoidi per la terapia del dolore, sia per i piccoli pazienti affetti da malattie rare e cardiovascolari. E come spiega l’Usl i medicamenti a base di cannabis «sono destinati ad aiutare le persone a soffrire meno, a sedare dolori di varia natura (dolori oncologici, refrattari alla morfina, dolori cronici di origine neurologica resistenti sia ai farmaci che agli oppiacei, spasticità secondarie)».

Redazione Greenreport

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