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Inizia la 21ª missione invernale italiana del Pnra in Antartide
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È iniziata la 21ª missione invernale del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra) presso la base italo-francese Concordia, finanziata dal Ministero dell’università e della ricerca (Mur) e coordinata dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Questa missione vedrà il gruppo di 13 "winterover" (6 italiani del Pnra, 6 francesi dell'Istituto polare francese Paul-Émile Victor, e un medico dell’Agenzia spaziale europea) affrontare le dure condizioni dell'inverno antartico, con temperature che possono arrivare fino a -80°C e tre mesi di completa oscurità. Il team svolgerà 14 attività scientifiche, che spaziano dalla climatologia alla criosfera, dalla chimica atmosferica all’astrofisica, mentre l'Esa seguirà 7 progetti di biomedicina per monitorare l'adattamento fisico, psicologico e sociale degli invernanti a condizioni estreme, simili a quelle di missioni spaziali.
Nel frattempo, si è conclusa la 40ª missione estiva del Pnra alla stazione Mario Zucchelli, dove sono stati portati avanti 14 progetti di ricerca che hanno coinvolto 140 persone sotto la guida del capospedizione Rocco Ascione (Enea). Le attività scientifiche hanno incluso il monitoraggio di fenomeni legati alla climatologia, sismologia, geomagnetismo e meteorologia spaziale. Altri osservatori hanno acquisito dati cruciali per analizzare l'evoluzione dei microbiomi, l'adattamento degli organismi antartici e il cambiamento delle superfici e dell’idrografia sul Nansen Ice Shelf.
«Tutte le operazioni previste per i progetti di ricerca, molti dei quali al primo anno di campagna, sono state portate a temine con successo. Team di ricerca multidisciplinari di diverse istituzioni scientifiche hanno analizzato e approfondito i diversi aspetti del fragile ecosistema antartico e l’ottimo andamento delle attività conferma il valore e l’importanza delle ricerche in Antartide, un territorio chiave per la comprensione dei cambiamenti climatici e delle dinamiche ambientali globali», afferma la direttrice dell’Istituto di scienze polari del Cnr, Giuliana Panieri.
A Concordia, durante la campagna estiva, si è inoltre svolta e conclusa la 4ª campagna di perforazione del progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice, che ha raggiunto la profondità di 2.800 metri, dove la calotta glaciale incontra la roccia sottostante. Il ghiaccio estratto ha fornito un archivio straordinario sulla storia climatica della Terra, con dati sulle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas serra risalenti a 1,2 milioni di anni e oltre. Il progetto coinvolge anche l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Enea, che si occupa delle attività logistiche insieme all'Ipev.
Le attività della 40ª campagna estiva continuano fino a marzo sulla rompighiaccio Laura Bassi, che sta conducendo 6 progetti di ricerca nel Mare di Ross. Durante la missione, sono stati anche effettuati lavori di manutenzione straordinaria a Mario Zucchelli, tra cui il restauro della cupola del telescopio Oasi, e raddoppiata la potenza installata dell’impianto fotovoltaico.
Elena Campana, direttrice dell’Unità Tecnica Antartide dell’Enea, ha spiegato: «Grazie al finanziamento straordinario messo a disposizione dal Mur, proseguiranno le opere di efficientamento e ammodernamento delle basi. Inoltre, sarà portata alla piena operatività l’aviopista di Boulder Clay costruita vicino alla stazione Mario Zucchelli, che così potrà diventare un asset fondamentale nell’area del Mare di Ross».
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