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Lecce e non solo, anche la Puglia apre allo sviluppo della geotermia

Amedei: «Il territorio italiano potrebbe disporre di un potenziale energetico geotermico compreso tra 5.800 e 116.000 TWh, a fronte di un fabbisogno elettrico annuo di circa 317 TWh»
 |  Nuove energie

In Finlandia è stato trovato un giacimento geotermico che fornirà energia pulita per 20 milioni di anni. La geotermia è una forma di energia pulita perché sfrutta il calore naturale della Terra, immagazzinato sotto la superficie terrestre, per generare energia elettrica. La notizia che giunge dalla Finlandia è importante ma bisogna considerare che l’Italia è stata pioniera nell’utilizzo dell’energia geotermica e che esiste ancora un significativo potenziale non sfruttato.

Infatti secondo alcuni studi, il territorio italiano potrebbe disporre di un potenziale energetico geotermico compreso tra 5.800 e 116.000 Terawattora, a fronte di un fabbisogno elettrico annuo di circa 317 Terawattora. Oggi con la geotermia si produce in Italia il 2% del fabbisogno nazionale con una produzione concentra principalmente in Toscana, nelle province di Pisa, Siena e Grosseto. 

In Puglia i dati più recenti riguardano l'abitato di Lecce, che evidenziano come il capoluogo ricade in un'area in cui il flusso di calore è molto alto, tra i 40 e i 50 mW per metro quadrato, e la temperatura è intorno ai 20 gradi centigradi. Il resto della Puglia ha delle potenzialità ma mancano studi che possano dare un'idea del potenziale geotermico.  Sarebbe auspicabile dare la possibilità di mappare anche il territorio pugliese per capirne le effettive potenzialità attesa l'esigenza di forme di energia rinnovabili.

di Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia

Redazione Greenreport

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