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«Nel 2025 gli investimenti nel fotovoltaico arriveranno a 558 miliardi di dollari»

La stima emerge dallo studio realizzato da Multicompel technology, che prevede anche il 40% di immobili classe A in Italia nel 2050
 |  Nuove energie

Nel 2025 gli investimenti globali nel fotovoltaico arriveranno a 558 miliardi di dollari e in Italia arriveremo entro il 2050 al 40% di immobili in classe energetica “A”. Le stime derivano da uno studio realizzato da Multicompel technology, impresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici.

L’analisi parte dal dato del 2023, anno in cui gli investimenti globali nel fotovoltaico (470 miliardi di dollari) hanno per la prima superato tutte le altre tecnologie di generazione combinate (406 miliardi di dollari). Analizzando il rapporto annuale dell'Agenzia internazionale per l’energia e basandosi sui propri modelli statistici, Multicompel technology ha calcolato la tendenza 2024-2025.

La stima per il 2024 è di 508 miliardi di dollari per gli investimenti nel solare fotovoltaico contro i 418 miliardi delle altre tecnologie, mentre per il 2025 si arriva a 558 miliardi contro 431. «Un’evoluzione che lascia ben sperare anche per la nostra edilizia», puntualizzano gli esperti dell’azienda italiana, che osservano come solo il 4% degli immobili residenziali italiani sia oggi in classe “A”. «Dei 14,5 milioni di edifici esistenti oggi in Italia, oltre l’82% è residenziale. Di questi 12 milioni di immobili, la maggior parte è “vecchio”: nel 60% dei casi l’età media è di 59 anni e la classe energetica non è certo buona. L’80% degli edifici è in categoria “E”, “F” o “G”, le 3 classi energetiche peggiori» puntualizza Viola Lala, Chief marketing officer (Cmo) di Multicompel technology, riferendosi ai più recenti dati dell’Istat e dell’Enea.

Attraverso i suoi modelli statistici, l’azienda ha elaborato uno scenario immobiliare che tiene conto dell’accelerazione che sta avendo il fotovoltaico. Sul totale degli immobili, secondo le stime  arriveremo a ridurre al 26% quelli in classe “G” entro il 2030 (scendendo ulteriormente al 5% entro il 2050) ed al 35% quelli nelle classi “E” o “F” (scendendo al 23% entro il 2050). Registreremo invece un aumento significativo degli immobili in classe “A”, arrivando al 16% nel 2030 ed al 40% nel 2050. Ma anche nelle classi “B”, “C” e “D” si registrerà un incremento, arrivando al 23% nel 2030 ed al 32% nel 2050. Conclude Lala: «È una grande sfida ma anche una grande opportunità. A fronte dei costi da sostenere per l’efficientamento energetico della propria abitazione, le case green offrono vantaggi economici non trascurabili nel medio e lungo periodo, come la riduzione del costo delle bollette (-40% scalando di 2 classi) e la crescita del valore dell’immobile (+25% nelle prime 4 classi)».

Redazione Greenreport

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