
In Francia stop a 31 pale eoliche per salvare dei rapaci. Ma per diversi studi così si fa un danno agli uccelli

Fermare le turbine eoliche per salvare dei volatili? È quello che hanno fatto in Francia, ma neanche tra quanti hanno a cuore la tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli animali il consenso è unanime. Anzi. Rallentare la produzione di energia ricorrendo alle rinnovabili, viene fatto notare studi alla mano, provoca seri danni agli uccelli.
Il fatto è avvenuto nella regione dell’Occitania, nel sud del Paese. Il tribunale di Montpellier ha ordinato di sospendere l’attività di 31 turbine eoliche situate nella zona perché ritenute troppo pericolose per una particolare specie di falchi. Il sito francese Reporterre, che riporta la notizia, cita le parole di Olivier Gourbinot, un giurista di France Nature Environnement Occitanie-Méditerranée che parla di decisione «storica», che mira a proteggere questi uccelli durante il loro periodo di nidificazione. Viene anche riportato che dalla loro messa in servizio nel 2006, le pale di questo parco eolico hanno causato la morte di almeno settanta di questi piccoli rapaci, specie protetta classificata come vulnerabile in Francia. France Nature Environnement combatte dal 2012 contro EDF sull'argomento sostenendo che questo parco eolico - che produce l'equivalente del consumo annuale di 60.000 persone - è la principale minaccia che pesa sulla popolazione di questi falchi in Occitania.
La tesi viene però messa in discussione da diverse sigle ambientaliste, francesi e non. France renouvelables ha realizzato uno speciale in cui si parla piuttosto di «contributi del settore eolico alla biodiversità dei nostri territori». Si tratta di un documento di oltre 60 pagine composto da tre parti. Nella prima si parla delle misure che tengono in considerazione il tema della biodiversità nei progetti eolici: legame tra crisi climatica e conservazione della biodiversità, obiettivi di sviluppo del solare, svolgimento dei progetti, principio della sequenza Erc (Evitare, Ridurre, Comprendere), impatti delle energie rinnovabili sulla biodiversità. Nella seconda viene presentato un focus su temi importanti, e in particolare una panoramica degli studi scientifici riguardanti la questione, l'investimento finanziario e umano del settore, le buone pratiche nelle aree protette, il repowering. La terza parte presenta una serie di feedback provenienti da sviluppatori di energie rinnovabili che valorizzano le buone pratiche: evitare zone a rischio, partnership con Ong, operazioni di rivegetazione su un sito degradato, esempi di misure Erc di successo.
Come conferma anche l’organizzazione Re-alliance in un analogo studio sul rapporto tra energia eolica e specie volatili, circa la metà di tutte le specie di uccelli sono minacciate dal cambiamento climatico e s ostituire i combustibili fossili con l'eolico è una soluzione chiave. «Si stima che il vento sia 35 volte più sicuro per gli uccelli rispetto ai combustibili fossili – si legge nel testo – sostituirli con il vento salverebbe 70 milioni di uccelli all'anno in tutto il mondo». L’organizzazione parte richiamando uno studio del 2013 che ha stimato che l'intero ciclo di vita della produzione di energia da combustibili fossili - dall'estrazione delle risorse, al funzionamento degli impianti, alle piogge acide, all'inquinamento da mercurio e ai cambiamenti climatici - ha provocato una media di 9,36 vittime aviarie per GWh (Gigawattora).
«Secondo le stime, l'energia eolica è 35 volte più sicura per l'avifauna rispetto all'energia prodotta da combustibili fossili, con solo 0,27 vittime aviarie per GWh - a causa delle collisioni degli uccelli con le turbine. Un altro studio precedente, condotto nel 2009, ha stimato che l'energia eolica è 15 volte più sicura dei combustibili fossili. Entrambi gli studi hanno ritenuto l'energia eolica più sicura del nucleare». Si legge di seguito: «Per ogni uccello ucciso da una turbina eolica, gli impianti nucleari e a combustibili fossili ne uccidono 2.118, secondo questo studio. Estrapolando questi numeri, la sostituzione di tutta l'energia da combustibili fossili con l'energia eolica permetterebbe di salvare 70 milioni di uccelli all'anno in tutto il mondo. L'elevato numero di vittime dei combustibili fossili è dovuto principalmente ai cambiamenti climatici, che alterano i modelli meteorologici e distruggono gli habitat su cui gli uccelli fanno affidamento».
