Skip to main content

Oggi la decisione della Provincia di Pisa

Inchiesta Cermec, a Valter Picchi revocato l’assessorato all'ambiente

 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, ha comunicato, in apertura dell’odierna seduta del consiglio provinciale, di aver revocato, con apposito decreto, la nomina ad “assessore provinciale all’ambiente” di Valter Picchi. La decisione è arrivata rapidamente, a seguito della comunicazione dello stesso Picchi, al presidente e agli organi di informazione, di essere stato oggetto di un rinvio a giudizio in relazione a un’inchiesta della Procura di Massa inerente l’attività di gestione del trattamento dei rifiuti da parte di due aziende.

La giunta provinciale di Pisa ha infatti volontariamente aderito ad un codice etico, denominato “Carta di Pisa” (assunto il 7 marzo 2012), il cui testo, all’articolo 20, prevede che, in caso di rinvio a giudizio per taluni reati, scatti l’impegno a dimettersi dal proprio incarico.

«Con la Carta, gli amministratori locali, dopo anni di impegno sui temi della legalità e della responsabilità etica», afferma il presidente Andrea Pieroni, «hanno inteso alzare l’asticella costituita dalle norme di legge e aderire con convinzione a un codice il cui obiettivo è dare palese dimostrazione di quanto si voglia essere trasparenti, esigenti e rigorosi con se stessi».

Il presidente Pieroni, durante la sua comunicazione al consiglio provinciale, ha ringraziato l’assessore Picchi per «l’impegno e la dedizione profusa nello svolgimento del suo mandato in quasi dieci anni di attività»; ha riaffermato come «non venga meno, da parte mia e della giunta, l’auspicio che possa dimostrare la sua più completa estraneità ai fatti a lui addebitati»; e ribadito come, in ogni caso, «nessuno possa essere dimostrato colpevole fino a che una sentenza definitiva non lo dichiari tale».

di Provincia di Pisa

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.