Skip to main content

Firenze, contro lo smog stop alla circolazione dei diesel più vecchi dal 1 giugno

Da inizio anno progressi insufficienti sul fronte della concentrazione del biossido di azoto in città
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Dal primo giugno a Firenze scatteranno i limiti per i diesel Euro 5 più vecchi, quelli immatricolati dal 2009 al 2011, in ampie aree della città.

Il divieto  interesserà i viali di circonvallazione dalla Fortezza a Viale Giovane Italia (incrocio con Ghibellina) e, nella direzione opposta, da Viale Amendola (incrocio con Via Fra Giovanni Angelico) fino a Piazza della Libertà, aree già oggetto dei divieti diesel euro 4 attualmente in vigore.

La decisione arriva a valle siglato tra Comune e Regione lo scorso aprile, a valle della sentenza della Corte europea che obbliga a rientrare nei parametri previsti per l’inquinamento atmosferico.

Dall’inizio dell’anno infatti i livelli di concentrazione del biossido di azoto (NO2) in città sono passati dai 53 microgrammi per metro cubo della media degli ultimi 4 anni alle 45 di questo anno, ma il progresso è insufficiente: per rispettare l’accordo tra Comune e Regione avrebbero dovuto scendere almeno a 43.

«I dati ci indicano che l’obiettivo della riduzione sotto la soglia delle concentrazioni di NO2 è a portata, anche grazie alle azioni intraprese in questi mesi (controlli, sostituzione flotta bus circolanti nell’area, campagne di comunicazione) – dichiara l'assessore Andrea Giorgio – Ora abbiamo bisogno della collaborazione di tutte e tutti i cittadini, cercheremo di minimizzare gli impatti dei blocchi sulla vita soprattutto di chi lavora, metteremo a punto nuovi bandi con nuove risorse per il cambio dei veicoli, con le agevolazioni per l’uso delle bici e dei mezzi pubblici».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.