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Sin di Massa, ancora senza risorse gli Accordi di programma del 2016: bonifiche al palo

Regione Toscana e Comune si sono rivolti al ministero per chiedere gli stanziamenti promessi dai Fondi sviluppo e coesione
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

A un quarto di secolo esatto dalla sua prima perimetrazione, il Sin-Sir di Massa Carrara – che dal 2013 suddivide le competenze tra ministero dell’Ambiente e Regione Toscana, rispettivamente per il Sito d’interesse nazionale e quello d’interesse regionale – resta ancora in attesa di bonifiche.

Secondo i dati forniti dal ministero, aggiornati al giugno di quest’anno, le aree con procedimento di bonifica concluso o non contaminate si fermano al 10,3% per i terreni e al 2,6% per la falda. 

Uno stallo di fronte al quale l’assessora regionale all’Ambiente (Monia Monni) e il sindaco di Massa (Francesco Persiani)  si sono rivolti oggi congiuntamente al ministro Pichetto Fratin  e alla viceministra Vannia Gava. Obiettivo: sollecitare il finanziamento degli interventi di bonifica nell’area dell’ex Sin di Massa Carrara, incluso il fondamentale progetto di risanamento del “terrapieno antistante la ex colonia Torino”, nell’ambito della pianificazione dei Fondi sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027; nell’area, dopo le recenti alluvioni è stato peraltro rinvenuto materiale contenente amianto. Una scoperta che ha imposto l’aggiornamento del progetto originario, con un costo stimato di 10,5 milioni di euro, come indicato dalla società in house Sogesid.

Al di là dei recenti sviluppi, la questione è più che annosa. La Regione Toscana ha espresso queste necessità in diverse occasioni ufficiali, a partire dall’incontro tenutosi a Roma il 22 novembre 2022, alla presenza del Ministero, e poi durante il tavolo sulle bonifiche, più volte richiesto dalla Regione e poi tenutosi il 5 luglio 2023. Inoltre, le richieste sono state formalizzate lo scorso maggio nell’ambito di una specifica ricognizione condotta dal Ministero stesso. Allo stesso modo, il Comune di Massa ha partecipato attivamente a incontri presso il Ministero, l’ultimo il 16 ottobre scorso, segnalando l’urgenza di interventi per il risanamento ambientale del territorio.

«Le risorse richieste – spiega la Regione – permetterebbero di portare a termine un percorso avviato con due Accordi di programma, firmati nel settembre 2016 e nel maggio 2018, evitando di vanificare i significativi sforzi già compiuti dalla Regione Toscana, dal Comune di Massa e dagli altri enti coinvolti».

Redazione Greenreport

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