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Legge anti-smog in arrivo, nuovi Piani d'azione comunale (Pac) entro l'estate

Dalla Giunta toscana ok alla proposta di modifica, ora al Consiglio per la definitiva approvazione
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Ieri la Giunta toscana ha approvato nuove norme a contrasto dello smog, in particolare adottando la proposta di legge di modifica della Legge regionale 9/2010 "Norme per la qualità dell'aria", che adesso sarà trasmessa al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva.

Si tratta del primo aggiornamento normativo che giunge nel merito in Regione a seguito del Protocollo d'intesa "antismog" sottoscritto il 30 dicembre scorso con ministero dell'Ambiente e Anci, allora giudicato come «insufficiente» dagli ambientalisti. Un mese dopo, secondo le ultime rilevazioni diffuse dall’Arpat, la qualità dell’aria in Toscana è «complessivamente migliorata», ma prevalentemente grazie «alle mutevoli condizioni meteorologiche, con l’alternarsi di periodi di alta pressione e di giornate con pioggia e vento». Con il voto di ieri, la Regione intraprende dunque il suo piano d’azione.

Due gli aspetti salienti sottolineati da Firenze: dopo il passaggio in Consiglio regionale saranno approvate le linee guida, i criteri e le modalità che serviranno a elaborare i Piani di azione comunale (Pac) e a definire le situazioni a rischio di superamento delle soglie di allarme e dei valori limite.

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, si mettono in campo misure di semplice buon senso, utili a predisporre con maggior tempestività quelle famose “misure tampone” (l’esempio più noto rimane il blocco del traffico) utili a contenere i picchi d’inquinamento: in particolare, saranno determinati specifici indici di criticità tenendo conto delle misurazioni effettuate, senza soluzione di continuità, cioè anche a cavallo di due anni di riferimento e in linea con il protocollo di intesa firmato a dicembre che, per il PM10, identifica in 7 giorni (anziché in 15) il termine dei superamenti delle soglie per l'attivazione delle misure emergenziali.

Misure utili ma che, come risulta evidente, non intervengono nelle cause che determinano a monte l’eccesso di inquinamento atmosferico. Da questo punto di vista risulta dunque assai più interessante la seconda linea d’intervento della proposta approvata ieri in Giunta, ovvero l’intervento sui Pac:  la Regione potrà procedere a indicare i criteri che i comuni dovranno applicare per apportare le integrazioni dei Pac, e soprattutto il termine entro il quale i comuni dovranno provvedere. Qualora non lo facciano nei termini stabiliti alle integrazioni dei Pac, o agiscano al di fuori dei criteri dettati dalla Regione, quest'ultima eserciterà i poteri sostitutivi previsti dalla legge regionale 9/2010. Con il risultato che, come specificato dall’assessore all’Ambiente Federica Fratoni, «i nuovi Pac dovranno vedere la luce entro l'estate».

«Abbiamo agito come era nostro dovere agire – ha commentato il presidente Enrico Rossi –  predisponendo strumenti che ci consentano di tutelare maggiormente la salute dei cittadini». Secondo Legambiente Toscana, che ha recentemente aggiornato la sua analisi Mal’aria, come i punti più urgenti per migliorare la qualità dell’aria nelle città toscane sono 3: cura del ferro nei trasporti pubblici locali, più reti ciclabili e pedonalizzazioni; riscaldamento domestico a più alto tasso d’innovazione; applicazione rigorosa del principio europeo del chi inquina paga per le attività industriali. L’auspicio è che i nuovi Pac possano muoversi in questa direzione.

Redazione Greenreport

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