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Smog a Firenze, stop agli sforamenti ma l'ordinanza-tampone arriva comunque

 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Nell’area di Firenze non sono stati registrati nuovi sforamenti dei limiti individuati per tracciare l’inquinamento dell’aria (e le emissioni di Pm10 in particolare), e dunque l’amministrazione comunale non è obbligata a produrre misure straordinarie per fronteggiare “l’emergenza smog”. Nonostante ciò, la salubrità dell’aria nell’area fiorentina non è certo delle migliori, e il sindaco Nardella annuncia comunque una prima ordinanza tampone.

Sarà vietato l’ingresso nelle aree ztl delle auto diesel euro 2 e 3, insieme alle motorizzazioni benzina euro 1, e al contempo gli impianti di riscaldamento in case e uffici non dovranno superare il limite dei 17 gradi di temperatura (e restare accesi per massimo 8 ore al giorno anziché le canoniche 12). Interventi che contribuiscono a smarcare il capoluogo toscano, pur inquinato, dalle più gravi performance in termini di qualità dell’aria riscontrate in altri grandi centri italiani. E non è un caso che oggi Legambiente, inanellando «dodici buone pratiche locali in tema di mobilità nuova, efficienza energetica e verde urbano in grado di ridurre l’inquinamento locale che tutti i sindaci potrebbero adottare in tempi brevi», inserisca Firenze nella virtuosa dozzina grazie alla sua tramvia.

«Parlare di mobilità sostenibile – spiega il Cigno verde – significa anche parlare di un trasporto competitivo, moderno, sicuro e efficiente che sappia rispondere alla nuova e crescente domanda di mobilità delle aree urbane. L’esempio arriva dalla linea tram che collega Firenze a Scandicci. Una linea lunga 7,4 km con 14 fermate, che a quattro anni dalla sua attivazione ha registrato oltre 13 milioni di viaggiatori all’anno con almeno il 25% dell’utenza che in passato viaggiava su auto privata. A partire dal giugno 2013 è stato ammesso il trasporto di biciclette seppur con alcune limitazioni. Firenze ha così dimostrato che investire sul trasporto ferroviario significa anche migliorare e rendere più vivibile la città».

Un meritato riconoscimento, ma per Firenze tutto è possibile oggi tranne che cullarsi negli allori per quanto riguarda la propria qualità dell’aria. La situazione contingente rimane critica, e anche lo storico mostra quanto rimanga da fare. Proprio Fausto Ferruzza, il presidente regionale di Legambiente, commentando l’ultimo e sempre attuale dossier “Mal’aria” di Legambiente mirato sulla realtà toscana sottolineava come «di fronte ad una situazione climatica così eccezionale, è difficile pensare a meriti particolari del sistema della pubblica amministrazione nel porre in essere contromisure concrete contro lo smog. In ogni caso, non è certo il momento di cullarsi sugli allori e anzi dobbiamo pretendere di più. Sulle politiche di sistema contro l’inquinamento, sulla mobilità sostenibile, sugli stili di vita di tutti noi».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.