
Europa, l’acqua di Lollobrigida e gli svantaggi del mercato tutelato: ecco il podcast greenreport

Nuovo appuntamento con il podcast di Greenreport. Parliamo ancora di Europa, esordisce il direttore responsabile della testata, Maurizio Izzo, richiamando l’intervista a Enrico Giovannini pubblicata in occasione della presentazione da parte della Commissione Ue del cosiddetto pacchetto Omnibus. Il direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sottolinea che siamo solo all’avvio di un processo che dovrà concludersi con un pronunciamento da parte del Consiglio e del Parlamento europeo. Ma per quel che riguarda le misure lanciate da Bruxelles sulla due diligence e sulla semplificazione delle norme per la rendicontazione dell’impatto ambientale e sociale, osserva che «a qualcuno deve essere scappata la penna»: «La proposta della Commissione è andata addirittura al di là di quello che molti Paesi chiedevano. Perché si è spinta così oltre? È veramente incomprensibile».
Lo so, continua Izzo, non dovremmo prendere sul serio quello che dice il ministro Lollobrigida, e l’uscita sui danni alla salute provocati dal bere acqua ne è la conferma. Ma come sottolinea il direttore editoriale di Greenreport Erasmo D’Angelis, dai batteri alle mastodontiche balene, tutti siamo composti soprattutto di acqua. «Come dicono gli scienziati che la studiano dai tempi dei Sumeri, l’acqua è il “pilastro della nostra vita”».
Era prevedibile - prosegue Izzo nella selezione delle notizie della settimana – e ora ne abbiamo la certezza: la fine del mercato tutelato non è stato un affare per i consumatori: nell’analisi Arera sull’anno 2024 la differenza tra le offerte a prezzo fisso sul mercato libero e il servizio di maggior tutela arriva al 22,86%, ovvero 113,33 euro in più.
Non avevamo bisogno che qualcuno ci convincesse dell’inutilità del ritorno del nucleare, aggiunge il direttore responsabile di Greenreport, ma ci conforta la relazione prodotta da Federico Maria Butera, professore emerito di Fisica tecnica ambientale al Politecnico di Milano, in occasione dell’audizione alla Camera dei Deputati (Commissioni VIII e X) in merito alla Indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. Il nucleare, si legge, non è adatto a compensare la variabilità eolica e solare: per abbassare il costo dell’elettricità in Italia è più conveniente installare rapidamente rinnovabili e accumuli.
Infine, nel podcast viene segnalato il vero e proprio appello di Legambiente a non sottovalutare quanto success all’Isola d’Elba: è disastro climatico, occorre ripensare la manutenzione del territorio e l’urbanistica.
