Economia circolare: da Assoambiente il punto sulle norme europee, in vista delle elezioni
In vista delle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno, l’associazione delle imprese dei servizi ambientali e dell’economia circolare (Assoambiente) ha elaborato un resoconto dello status delle procedure normative Ue di maggiore interesse per il settore.
Alcuni sono in attesa dell’approvazione finale, altri vedono il proprio iter legislativo già concluso. Altri ancora non ce la faranno ad arrivare a questo traguardo.
Riportiamo di seguito il focus normativo sviluppato da Assoambiente:
Atti con iter legislativo non concluso
Regolamento veicoli fuori uso
Il Regolamento riguardante i requisiti di circolarità per la progettazione di veicoli e la gestione di veicoli fuori uso proposto dalla Commissione lo scorso anno, è tutt’ora in fase di valutazione da parte del Parlamento e del Consiglio.
Atti in attesa dell’approvazione finale
Direttiva Green Claims
Lo scorso marzo 2024 il Parlamento ha adottato la propria posizione sulla proposta di direttiva della Commissione, riguardante le norme comuni che le imprese dovranno rispettare per garantire la veridicità delle proprie dichiarazioni ambientali.
Due Diligence sulla sostenibilità aziendale
La direttiva approvata dal Parlamento obbliga le imprese a prevenire, fermare o attenuare le ripercussioni negative delle loro attività su ambiente e diritti umani e gli Stati membri a mettere a disposizione delle aziende informazioni dettagliate sul dovere di diligenza e istituire autorità di controllo per indagare e sanzionare il mancato rispetto delle norme. La nuova direttiva dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio.
Legge sul monitoraggio del suolo
Il Parlamento dell'UE ha adottato in prima lettura il 10 aprile 2024 la sua posizione sulla proposta della Commissione Europea per la legge sul monitoraggio del suolo, la prima iniziativa di normativa europea sul tema che ha l’obiettivo generale di avere suoli sani entro il 2050, in linea con l’ambizione dell’UE di azzerare l’inquinamento.
Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio
A seguito del raggiungimento dell’accordo tra Parlamento e Consiglio avvenuto lo scorso marzo, il nuovo regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggi, che ha come obiettivo principale il contrasto all’aumento dei rifiuti da imballaggi generati nell’UE, promuovendo l’economia circolare e armonizzando il mercato interno degli imballaggi del settore, è in attesa dell’adozione finale che si prevede arriverà in autunno.
Regolamento sulla prevenzione delle perdite di pellet di plastica per ridurre l’inquinamento da microplastiche
Il Parlamento ha votato sul regolamento proposto della Commissione, che mira a prevenire l'inquinamento da microplastica derivante dal rilascio involontario di pellet di plastica e prevede migliori pratiche di movimentazione, certificazioni e autodichiarazioni, una metodologia armonizzata per stimare le perdite e requisiti più leggeri per le PMI.
Trattamento delle acque reflue urbane
Lo scorso aprile il Parlamento ha approvato in via definitiva il testo dell’accordo sulla revisione della direttiva in materia di gestione delle acque e di trattamento delle acque reflue urbane per una migliore protezione della salute pubblica e dell'ambiente, la quale sostituirà la direttiva 1999/271/CE. La nuova norma, che ha l’obiettivo di includere le fonti di inquinamenti non considerate nella precedente direttiva, dovrà essere adottata anche dal Consiglio prima di entrare in vigore.
Net Zero Industry Act
A fine aprile il Parlamento ha convalidato l’accordo raggiunto nel trilogo con il Consiglio sulla legge sull’industria a zero emissioni nette, stabilendo obiettivi ambiziosi per la produzione di tecnologie pulite entro il 2030. Ora il Consiglio dovrà formalmente adottare l’atto per la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Progettazione ecocompatibile
Il Parlamento europeo ha approvato definitivamente il Regolamento sull’ecodesign, una revisione della normativa necessaria per adeguarsi alla transizione verso un’economia circolare, massimizzando il valore delle risorse e riducendo i rifiuti. Il Consiglio deve ora convalidarlo prima che possa essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
Classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele
Questo regolamento, che mira a proteggere la salute umana e l'ambiente promuovendo metodi alternativi per valutare i pericoli delle sostanze chimiche, considerando anche le differenze di genere nella sensibilità alle sostanze, è stato adottato dal Parlamento ad aprile. Fa parte dell'elenco dei testi approvati attraverso il 'corrigendum', ovvero con procedura accelerata. Ciò significa che con il prossimo mandato dovrà essere nuovamente votato prima di essere sottoposto all'approvazione definitiva del Consiglio.
Direttiva quadro sui rifiuti: tessili e alimentari
Il Parlamento europeo ha espresso, votando una serie di emendamenti di compromesso, la propria posizione sulla proposta di revisione della Direttiva quadro sui rifiuti presentata dalla Commissione europea lo scorso luglio. Il fascicolo però, ha fatto sapere il Parlamento, verrà ripreso in mano dal prossimo esecutivo.
Trasparenza e integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG)
Il Parlamento Europeo ha approvato il testo di accordo con il Consiglio Europeo riguardo la proposta di regolamento sulla trasparenza e sull'integrità delle attività di rating ambientale, sociale e di governance (ESG) che mira a consolidare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili. Le norme si applicano a fornitori di rating ESG interni e esterni all'UE, con regole specifiche per quelli dei paesi terzi.
Prodotti da costruzione
Il Parlamento europeo ha approvato formalmente la proposta di regolamento sui prodotti da costruzione più sostenibili il 10 aprile 2024, che include l'introduzione di "criteri ambientali minimi" per gli appalti futuri.
Atti approvati in via definitiva da parlamento e consiglio, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Direttiva emissioni industriali
Prima il Parlamento poi il Consiglio Europeo hanno adottato la direttiva riveduta relativa alle emissioni industriali (IED) volta a regolamentare e monitorare l'impatto ambientale delle attività industriali. Dovrà essere pubblicata a giorni nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo. Dopo tale data, gli Stati membri dell'UE avranno 22 mesi per recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.
Atti con iter legislativo concluso
Regolamento sulle materie prime critiche
All’inizio del mese di maggio è stato pubblicato in GUUE il Regolamento (UE) 2024/1252 che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche (cd. CRM Act). Il provvedimento ha l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell'UE dall'importazione delle stesse da Paesi terzi, identificando target di approvvigionamento e prevedendo una serie di azioni ritenute necessarie per facilitare il raggiungimento degli obiettivi preposti.
Spedizioni di rifiuti
A fine aprile è stato pubblicato il nuovo Regolamento sulle spedizioni dei rifiuti (UE) 2024/1157, che mira a ridurre le spedizioni di rifiuti verso Paesi al di fuori dell'UE, ad aggiornare le procedure di spedizione per renderli coerenti con gli obiettivi dell'economia circolare e della neutralità climatica, a ricorrere alla trasmissione e allo scambio di informazioni per via elettronica, a migliorare il controllo dell'applicazione e contrastare le spedizioni illegali.
Tutela penale dell’ambiente
È stata pubblicata la Direttiva (UE) 2024/1203 dell’11 aprile 2024 sulla tutela penale dell'ambiente, che sostituisce le direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE. La Direttiva introduce nuovi reati e si applicherà solo ai reati commessi all’interno dell’UE: gli Stati membri potranno comunque decidere di estendere la loro giurisdizione a reati commessi al di fuori del proprio territorio.
Direttiva RAEE
Lo scorso 19 marzo 2024, è stata pubblicata nella GUUE la Direttiva 2024/884/UE che modifica la direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). La nuova norma modifica la precedente stabilendo che i costi relativi alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti originati dai pannelli fotovoltaici spettano al produttore dei pannelli solo con riferimento ai prodotti immessi sul mercato dopo il 13 agosto 2012, ovvero la data di entrata in vigore della direttiva 2012/19/UE.