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Economia circolare, è Enrico Meacci il nuovo amministratore delegato di Omnisyst

«La sostenibilità e l’innovazione sono sempre più determinanti per la competitività aziendale»
 |  Green economy

Una delle principali società italiane attive nella gestione circolare dei residui industriali, Omnisyst, ha appena annunciato l’arrivo di Enrico Meacci alla guida dell’azienda, nel ruolo di amministratore delegato. Un cambiamento che «segna un passo decisivo per il nostro piano industriale», dichiara Valerio Camerano, managing director e senior partner di Algebris Green transition fund.

Omnisyst è infatti attiva sul mercato dal 1995, ma negli ultimi due anni ha avviato una fase di profondo rinnovamento, iniziata nel 2022 quando è stata acquisita al 70% dal Green transition fund di Algebris. Nel 2023 è dunque arrivato alla presidenza di Omnisyst Chicco Testa – già presidente di Assoambiente, l’associazione che in Italia rappresenta le imprese attive lungo la filiera di gestione rifiuti –, mentre da oggi Meacci prende il posto di Enzo Speziali (lo storico fondatore di Omnisyst).

«Sono entusiasta di iniziare questa nuova sfida in Omnisyst, un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana nell’economia circolare – dichiara a caldo Meacci (nella foto) – In un contesto in cui la sostenibilità e l’innovazione sono sempre più determinanti per la competitività aziendale, sono fermamente convinto che Omnisyst possa giocare un ruolo di primo piano nell’evoluzione di questo settore. Il mio obiettivo sarà consolidare la posizione della società come leader di mercato, favorendo una crescita organica e attraverso operazioni di espansione strategica».

In Omnisyst, Meacci si concentrerà sull’ampliamento del portfolio servizi, anche attraverso operazioni di Merger & Acquisition, rafforzando ulteriormente la capacità di Omnisyst di rispondere alle sfide ambientali con soluzioni innovative e sostenibili. La società punta a diventare il riferimento italiano per le soluzioni circolari di gestione dei residui di produzione, in un settore che richiede competenze avanzate e la capacità di integrare tecnologia e sostenibilità.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.