Ecco quali sono i molteplici impatti della crisi climatica sull’agricoltura
Le politiche attuali, come il Green Deal Europeo, la strategia Farm to Fork e la riforma della PAC mirano a ridurre le emissioni del settore agricolo, aumentare la resilienza alle sfide climatiche e promuovere pratiche agricole più sostenibili.
Con l'integrazione di politiche ambientali, incentivi economici e innovazione tecnologica, l'Unione Europea (di seguito UE) e i paesi membri cercano di garantire un futuro più verde per l'agricoltura e la sicurezza alimentare. Di questi temi abbiamo parlato con alcuni rappresentanti dell’agricoltura toscana, ospiti della tavola rotonda organizzata in occasione della presentazione dell’Annuario dei dati ambientali di ARPAT. Nei prossimi giorni, pubblicheremo le loro interviste mentre in questa notizia facciamo una breve introduzione, non esaustiva, per inquadrare il tema relativo agli impatti del cambiamento climatico sull’agricoltura e sulle possibili azioni di mitigazione e adattamento.
L'agricoltura è fortemente influenzata dal cambiamento climatico e, allo stesso tempo, contribuisce alle emissioni di gas serra, emettendo in atmosfera metano (CH4), protossido di azoto (N2O) e anidride carbonica (CO2), principalmente in relazione all'uso del suolo, all'applicazione di fertilizzanti e alla produzione zootecnica. Il settore agricolo è, quindi, causa e vittima del suo stesso impatto ambientale in modo diretto o indiretto.
Nella relazione dell'Agenzia europea per l'ambiente (EEA) "Adeguamento ai cambiamenti climatici nel settore agricolo in Europa" troviamo una valutazione dettagliata delle più recenti conoscenze scientifiche sui principali problemi climatici che l'agricoltura sta affrontando nell'UE ed esamina gli impatti attesi per i prossimi decenni, suggerendo agli Stati membri europei di dare priorità all'adattamento nel settore agricolo.
Le informazioni contenute in questo documento risultano utili all’Italia, dove è previsto che i cambiamenti climatici siano in grado di ridurre la produttività delle colture, come, del resto, accadrà in tutti i paesi dell’Europa meridionale.
Gli effetti dei cambiamenti climatici si riflettono sull’ agricoltura in diversi modi:
- le rese diventano sempre più instabili soprattutto a causa dell’estremizzazione degli eventi;
- i nuovi infestanti e patogeni si diffondono con maggiore facilità a causa delle temperature;
- il fabbisogno idrico aumenta a causa delle temperature più elevate ed alle minori precipitazioni, le capacità delle falde idriche sotterranee diminuiscono per la minore infiltrazione delle acque di pioggia e l'avanzamento verso l'entroterra del cuneo salino marino di sottosuolo ne deteriora la qualità e innesca fenomeni di salinizzazione dei suoli;
- la coltivazione di specifiche colture subisce uno sfasamento con riduzione del tempo a disposizione per terminare la raccolta ed avere una buona resa;
- le aree idonee alla coltivazione di alcune colture specifiche si spostano, con conseguente cambiamento della distribuzione stagionale dei prodotti agricoli;
- i suoli si impoveriscono;
- la biodiversità subisce una perdita e si introducono specie aliene maggiormente in grado di adattarsi ai cambiamenti in atto.
Il Green Deal Europeo, presentato nel dicembre 2019, si pone l’obiettivo di trasformare l’UE nel primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Il Green Deal ha un forte impatto sull'agricoltura, poiché mira a ridurre le emissioni di gas serra in tutti i settori, compreso quello agricolo.
Inoltre, la Legge sul Clima dell'UE ha ribadito, nel 2021, la volontà di raggiungere, in Europa, la neutralità climatica entro il 2050. La legge prevede una serie di misure per ridurre le emissioni di gas serra in tutti i settori, inclusa l'agricoltura. Ogni stato membro è chiamato, quindi, a sviluppare piani nazionali di decarbonizzazione che integrano l'agricoltura, la gestione del territorio e le pratiche forestali.
Nello stesso anno, 2021, l'UE ha sviluppato un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, che mira a rafforzare la resilienza dell'agricoltura agli effetti dei cambiamenti climatici, come siccità, alluvioni e fenomeni meteorologici estremi. Il piano promuove l'uso di pratiche agricole adattive, l'innovazione nella gestione delle risorse naturali e l'investimento in infrastrutture agricole resilienti.
Le misure concrete di adattamento nel settore agricolo sono sostenute principalmente attraverso la politica agricola comune (PAC), i cui obiettivi fondamentali sono la sostenibilità e l'azione per il clima. La PAC è stata riformata, di recente, per allinearsi agli obiettivi del Green Deal e della strategia Farm to Fork, includendo incentivi per la transizione verso un'agricoltura sempre più sostenibile.
La PAC è una delle principali politiche agricole dell'UE e gioca un ruolo centrale nel legare l'agricoltura alla sostenibilità climatica, attraverso alcuni strumenti, come
- ecoschemi: incentivi finanziari per gli agricoltori che adottano pratiche agricole eco-sostenibili, come la protezione del suolo, la gestione sostenibile delle risorse idriche e l'integrazione della biodiversità.
- pagamenti per la gestione ecologica: sostegni agli agricoltori per l'adozione di pratiche che riducono l'impatto ambientale, come l'agricoltura di precisione, l'uso ridotto di fertilizzanti chimici e il miglioramento della qualità dell'acqua.
- fondi per la ricerca e l'innovazione: sviluppo di soluzioni più sostenibili e resilienti al cambiamento climatico, come le colture resistenti a eventi climatici estremi e tecniche di gestione innovative.
A questi sostegni economici, si aggiungono quelli previsti per i progetti di ricerca e innovazione agricola previsti da programmi specifici come Horizon Europe, che promuove anche le nuove tecnologie in grado di migliorare l'efficienza delle risorse e ridurre l'impatto ambientale.
Il settore agricolo può contribuire a mitigare i cambiamenti climatici soprattutto con l'agricoltura sostenibile, che mira ad un uso efficiente delle risorse naturali, oltre che intelligente. Si tratta di puntare su
- agricoltura sostenibile, prediligendo le pratiche dell'agricoltura di conservazione, la rotazione delle colture e l'agricoltura biologica;
- tecnologie a basse emissioni, adottando tecnologie efficienti come l'agricoltura di precisione, che ottimizza l'uso di fertilizzanti e pesticidi, riducendo le emissioni;
- colture resistenti al clima, sviluppando varietà di colture più resistenti a temperature estreme, siccità e malattie, riducendo, in questo modo, i danni da eventi climatici estremi;
- gestione delle risorse idriche, praticando l'irrigazione efficiente e la raccolta dell'acqua piovana per mitigare lo stress idrico;
- ripristino degli ecosistemi agricoli, valorizzando la riforestazione, il miglioramento della gestione dei terreni agricoli e adottando misure che possono contribuire a sequestrare il carbonio e aumentare la resilienza agricola.
di Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat)