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La Regione Toscana ha aderito al manifesto europeo per difendere il suolo

Saccardi: «Destiniamo oltre 380 milioni di euro per sostenere le imprese agricole nella transizione verso modelli di coltivazione maggiormente rispettosi dell’ambiente»
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Il suolo svolge un ruolo essenziale per la vita, ma è una risorsa non rinnovabile che stiamo impoverendo: tra il 60 e il 70% dei suoli europei è in cattivo stato di salute, in primis a causa di pratiche agricole insostenibili, che minano alla radice la fonte di nutrienti, acqua e ossigeno da cui ricaviamo poi il nostro cibo.

Si tratta di suoli erosi, compattati, soffrono di salinizzazione o alcalinizzazione e di eccessiva fertilizzazione e sono soggetti ad una continua perdita di carbonio.

Per questo l’Ue ha lanciato da tempo il manifesto “Soil deal for Europe”, con l’obiettivo di accrescere l’impegno per la protezione e il ripristino della salute del suolo; un impegno che da oggi vede coinvolta anche la Regione Toscana.

L’urgenza di agire a tutela del suolo si fa infatti più pressante: «Le sempre più frequenti condizioni meteorologiche estreme che si concretizzano con inondazioni e periodi di siccità dovuti ai cambiamenti climatici aggravano ulteriormente il degrado del suolo», spiega l’assessora all’Agroalimentare, Stefania Saccardi, annunciando la firma del manifesto europeo.

Lo scopo della missione che si è data l’Ue si articola in otto obiettivi specifici: ridurre la desertificazione, conservare le scorte di carbonio organico nel suolo, interrompere l’impermeabilizzazione del suolo e aumentare il riutilizzo dei suoli urbani, ridurre l'inquinamento del suolo e migliorare il ripristino del suolo, prevenire l'erosione, migliorare la struttura del suolo, così come la biodiversità del suolo, ridurre l’impronta globale del suolo dell’Ue e migliorare l’alfabetizzazione del suolo nella società.

«La Regione – argomenta Saccardi – è già concretamente impegnata verso gli obiettivi che si pone l’Europa, destinando oltre 380 milioni di euro, che rappresentano una parte importante delle risorse dell’intera programmazione europea del Feasr 2023-2027, proprio nelle misure agroambientali, sostenendo le imprese agricole nella transizione verso modelli di coltivazione maggiormente rispettosi dell’ambiente per ridurre l’apporto di fitofarmaci e sostanze chimiche, limitando e proteggendo dall’erosione i suoli, migliorando la qualità delle acque e diffondendo i metodi di coltivazione biologica. Ben volentieri dunque abbiamo sottoscritto il “Manifesto della missione per i suoli”, consapevoli che la vita sulla Terra dipende da suoli sani, indispensabili per la fornitura di cibo, acqua pulita, aria buona, clima sicuro e paesaggi ricchi di biodiversità».

Redazione Greenreport

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