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Nuovo fondo globale per la salvaguardia della biodiversità

Il Global Biodiversity Framework Fund accelererà gli investimenti nella conservazione e sostenibilità delle specie selvatiche e degli ecosistemi
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La Global Environmental Facility (GEF) Assembly che si è tenuta a Vancouver, in Canada, ha approvato il Global Biodiversity Framework Fund (GBFF), un nuovo fondo ambientale globale che attirerà finanziamenti da governi, filantropia e settore privato.  sosterrà l’attuazione dello storico Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework e che punta ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030 e a poortare a una ripresa della natura entro il 2050. Secondo la Fao, «Segna un passo importante verso la garanzia del benessere della biodiversità nei Paesi in via di sviluppo e contribuirà a garantire un utilizzo sostenibile delle loro risorse naturali».

Il nuovo Global Biodiversity Framework Fund (GBFF) è stato progettato per mobilitare e accelerare gli investimenti nella conservazione e sostenibilità delle specie selvatiche e degli ecosistemi, la cui salute è minacciata da incendi, inondazioni, condizioni meteorologiche estreme e attività umane, compresa l’espansione urbana.

L’Assemblea del GEF ha riunito 1.500 persone provenienti da tutto il mondo, tra cui leader ambientali e manager del governo, delle imprese, del mondo accademico e della società civile, comprese le popolazioni indigene, donne e giovani. Il Canada ha annunciato un contributo iniziale al GBFF di 200 milioni di dollari canadesi e il Regno Unito per 10 milioni di sterline.

Carlos Manuel Rodríguez, amministratore delegato e presidente del GEF ha sottolineato che «I Paesi si sono riuniti a Vancouver per cambiare la situazione per la salute del pianeta e della sua popolazione. Questo è un momento estremamente positivo che sarà ricordato lontano nel futuro. Abbiamo dimostrato alla settima assemblea del GEF che anche in condizioni difficili – con il fumo degli incendi sullo sfondo – possiamo andare avanti per costruire un pianeta più biodiverso a beneficio di tutti».

La ratifica del GBFF è arrivata 8 mesi dopo che la Conferenza delle Parti della Convention on biological diversity ha approvato una serie storica di obiettivi di biodiversità globale, compreso quello di proteggere il 30% cdelle terre emerse e degli oceani entro il 20230, e ha deciso di istituire un nuovo fondo gestito dal GEF per sostenere la sua implementazione.

Il GEF è una famiglia di fondi che sostengono l'azione dei Paesi in via di sviluppo ad affrontare sfide ambientali collegate tra loro, tra le quali la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico e l'inquinamento. A giugno, il Consiglio del GEF aveva approvato le modalità di creazione del GBFF durante una riunione in Brasile.

La vice direttrice generale della Fao, Maria Helena Semedo, ha sottolineato l'importanza del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework e il ruolo dell'agricoltura e dei sistemi alimentari nell'affrontare le sfide globali: «Il Framework pone i sistemi agroalimentari in prima linea in un’enorme sfida che richiederà importanti risorse finanziarie, coordinamento e impegno per implementare soluzioni vantaggiose per le persone e il pianeta. Il nuovo Fondo è una parte fondamentale dell’azione per il clima e un passo fondamentale per rendere queste soluzioni una realtà. L’importanza della biodiversità nei sistemi agroalimentari non può essere sottovalutata.  La biodiversità è la varietà della vita a livello genetico, di specie e di ecosistema ed è una componente indispensabile della sicurezza alimentare, dello sviluppo sostenibile e della stabilità agricola. Comprende piante e animali domestici che fanno parte di sistemi agricoli, zootecnici, forestali o di acquacoltura, specie forestali e acquatiche che vengono raccolte, parenti selvatici di specie domestiche e altre specie selvatiche raccolte per scopi alimentari e altri prodotti».

Più della metà degli obiettivi del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework riguardano direttamente i settori agroalimentari e alla Fao è affidata la supervisione di 4 indicatori chiave: ripristino degli ecosistemi, stock ittici, aree agricole sostenibili e gestione responsabile delle foreste. Secondo la Fao, «Trasformare i sistemi agroalimentari per renderli più sostenibili può portare molteplici benefici, tra cui la preservazione della biodiversità. Queste azioni implicano la diversificazione della produzione integrando più specie, razze o varietà e la promozione della diversità degli habitat all’interno dei territori locali e marini. Queste iniziative sostengono l’azione climatica, migliorano la resilienza, migliorano i mezzi di sussistenza e migliorano la sicurezza alimentare e la nutrizione».

Circa il 20% delle risorse del nuovo Fondo sosterranno iniziative guidate dagli indigeni per proteggere e conservare la biodiversità. Inoltre, il GBFF darà priorità al sostegno ai piccoli Stati insulari in via di sviluppo e ai Paesi meno sviluppati, che riceveranno più di un terzo delle risorse del fondo.

Per Lucy Mulenkei, co-presidente dell’International Indigenous Forum on Biodiversity, «La creazione di questo fondo e il suo impegno a sostegno delle popolazioni indigene e delle comunità locali è un importante e chiaro riconoscimento del ruolo fondamentale che hanno da generazioni nella tutela della biodiversità. Raggiungeremo la visione condivisa di un pianeta sano e di persone sane solo con azioni collettive e inclusive e un approccio ai diritti umani in cui tutti ci teniamo per mano».

David Cooper, segretario esecutivo ad interim della Convention on biological diversity, ha concluso: «Accogliamo con favore la ratifica e il lancio del fondo. Accogliamo con favore anche i contributi dei donatori che faciliteranno la rapida operatività del fondo prima della COP16. Questo dimostra la determinazione della comunità mondiale nell’implementare il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework e dimostra che il mondo sta passando dall’accordo all’azione».

Redazione Greenreport

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