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L’accordo Ue-Mercosur è un problema anche per l’ambiente

Ecco perché 400 associazioni a livello internazionale vogliono fermarlo
 |  Enogastronomia moda turismo

Rendere più semplice lo scambio commerciale tra i paesi europei e quelli sudamericani, questo si propone l’accordo tra Unione Europea e paesi come l’Argentina, il Brasile, il Paraguay e l’Uruguay. Messa così sembrerebbe una buona notizia ma per come si sta impostando questo partenariato c’è invece di che preoccuparsi, come sostengono oltre 400 associazioni che a livello internazionale, tra queste Slow Food, ne chiedono la sospensione.

L’accordo prevede in sostanza uno scambio commerciale, più auto dall’Europa al Sudamerica e più alimenti in direzione opposta. La seconda è davvero una pessima notizia primo perché gli standard in vigore in ambito comunitario sono molto più restrittivi di quelli in vigore in quei paesi, la seconda per gli effetti che un forte incremento delle esportazioni di cibo dal Sudamerica possa dare un ulteriore colpo al delicato equilibrio ambientale di quelle terre, la foresta amazzonica in primis.

Ma andiamo per ordine secondo Slow Food entreranno nell’Ue quasi 100 mila tonnellate di carne bovina proveniente da paesi in cui la somministrazione di antibiotici e ormoni della crescita somministrati al bestiame sono consentiti o regolamentati in maniera più blanda rispetto all'Europa". E oltre alla carne bovina arriverà pollame, miele, riso.
C’è quindi il rischio di un’invasione di prodotti meno garantiti di quelli che troviamo nei nostri negozi, di una concorrenza verso i piccoli e medi produttori e di alimentare la distruzione dell’Amazzonia e le violazioni dei diritti umani, soprattutto per i popoli indigeni. Nonostante questo l’Italia si è allineata acriticamente alle posizioni favorevoli di altri paesi europei.

Maurizio Izzo

Giornalista, responsabile comunicazione di una azienda che si occupa di produzioni video, organizzazione di eventi, multimedia. Ho prodotto numerosi documentari sulla cooperazione internazionale.