Skip to main content

World Soil Day: affrontare la crescente sfida dell'inquinamento del suolo (VIDEO)

La complicata gestione dei suoli e dei pesticidi in un mondo che avrà bisogno di più cibo
 |  Enogastronomia moda turismo

Thomas Hammond, senior officer per il suolo della Fao è intervenuto all’United Noations Environment Assembly in corso a Nairobi per ricordare l’importanza del World Soil Day che si  celebra oggi e che quest’anno ha come tema “Caring for the planet starts from the ground". Ecco cosa ha detto:

 

Il suolo è il fondamento del nostro sistema alimentare e la base per molti dei processi ecologici da cui dipendiamo. La conservazione e la gestione sostenibile dei suoli è essenziale per i nostri obiettivi di eliminare l'insicurezza alimentare e per affrontare il cambiamento climatico, mantenendo allo stesso tempo la resilienza dei processi ecologici che sostengono la vita sulla terra.

Ma i suoli sono sotto pressione a causa della crescita della popolazione, dell'inquinamento e delle richieste più elevate di utilizzi del suolo diversi dalla produzione alimentare. Circa un terzo dei nostri terreni globali è degradato. In questo contesto, nei prossimi decenni la Fao prevede un aumento di circa il  50% della produzione alimentare entro la metà del secolo, per soddisfare le crescenti richieste globali.

Nonostante i progressi compiuti nell'agricoltura biologica, questa crescita della produzione comporterà probabilmente aumenti simili nell'uso di prodotti fitosanitari come i pesticidi. Questo ha portato a crescenti preoccupazioni circa gli effetti di questi fattori sull'ambiente e sulla salute del suolo. In particolare, l'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno oltre 3 milioni di persone vengano ricoverate in ospedale a causa di un avvelenamento da pesticidi, causando 250.000 morti premature.

È relativamente facile intraprendere un'analisi costi/benefici dell'utilizzo di pesticidi, fungicidi e altri prodotti fitosanitari, poiché si riferiscono direttamente ai risultati della produzione alimentare. Tuttavia, è molto più difficile  stimare le esternalità associate al loro uso, in particolare per i principali processi ecosistemici come la biodiversità del suolo o la qualità dell'acqua e per la salute umana.

Ad esempio, il filtraggio e il buffering delle sostanze nell'acqua e la trasformazione dei contaminanti sono uno dei servizi di regolazione essenziali forniti dai terreni. I suoli sono anche vivi,  con microrganismi, batteri e micro-fauna che sono responsabili di gran parte dei processi di riciclo dei nutrienti essenziali per la produzione alimentare e per lo stoccaggio del carbonio terrestre e sappiamo relativamente poco sugli effetti a lungo termine sulla biodiversità o sulle persone dell'esposizione (o della miscelazione) del suolo agli agrofarmaci.

tuttavia, altre ricerche stanno facendo luce sugli effetti di varie classi di prodotti fitosanitari  e in particolare vengono sempre più dettagliatamente studiati i lombrichi e le api. I glifosati rappresentano un gruppo di pesticidi ampiamente utilizzato e gli effetti del loro utilizzo sui lombrichi e altri invertebrati del suolo in condizioni diverse sono compresi sempre meglio: in media, l'uso decrescente di pesticidi è benefico per le comunità di lombrichi.

I neonicotinoidi rappresentano un altro gruppo noto di prodotti agrochimici. Una ricerca recentemente pubblicata ha trovato almeno uno dei 5 composti testati della famiglia dei neonicotinoidi nel 75% dei mieli campionati provenienti da tutto il mondo. Mentre questa ricerca conferma l'esposizione delle api (e di altri impollinatori) a questi prodotti, ciò che rimane poco chiaro è quanto precisamente queste sostanze chimiche possano danneggiare gli impollinatori.

Rimangono pure molte altre domande. Ad esempio, quali sono i limiti per il cambiamento delle funzioni del suolo o della biodiversità entro i quali giudicheremmo come sostenibili gli effetti dei prodotti fitosanitari? Quali sono gli effetti della miscela di diverse classi di prodotti fitosanitari sulla funzione del suolo, sulla biodiversità e sulla salute umana, e fino a che punto queste sostanze chimiche viaggiano nell'ambiente?

La presenza di pesticidi in regioni lontane dal sito applicazione è ben nota, come illustrato da recenti studi sulla rilevazione di pesticidi nelle regioni polari. La mobilità e la degradazione di un pesticida nell'ambiente dipendono fortemente da proprietà come i processi biotici e abiotici, la solubilità e l'assorbimento: proprietà che sono spesso solo poco conosciute.

Quindi cosa si può fare? Sappiamo, ad esempio, che in molti contesti agricoli si possono effettuare riduzioni significative nell'uso degli input agro-chimici preservando al tempo stesso la resa (e la redditività),  con benefici per la salute del suolo e la qualità dell'acqua. Nell'Unione europea sono state emanate politiche integrate di gestione degli animali e pratiche simili sono ora promosse in molte parti del mondo. Le linee guida volontarie per la gestione sostenibile del suolo , elaborate dall’Intergovernmental Technical Panel on Soils della Fao, includono anche la gestione integrata o biologica dei parassiti quale importante buona pratica. Il codice di condotta internazionale sulla gestione dei pesticidi fornisce strategie di gestione e mitigazione riconosciute a livello internazionale per l'utilizzo sicuro dei pesticidi. Pratiche di gestione integrata di scala, come l'approccio territoriale, hanno anche benefici nel limitare l'uso di pesticidi o il trasferimento di loro residui nei corpi idrici.

Queste domande e strategie di gestione saranno affrontate in occasione del prossimo Global Symposium on Soil Pollution (2 - 4 maggio 2018) al quartier generale della Fao a Roma, organizzato dalla Global Soil Partnership e dall'Intergovernmental Technical Panel on Soils. Il Simposio riunirà esperti mondiali del suolo insieme a UN Environment, Fao, Organizzazione mondiale della sanità e alle Convenzioni di Basilea, Rotterdam e Stoccolma per affrontare le implicazioni ambientali, sanitarie e agricole dell'inquinamento del suolo e sviluppare strategie concrete per affrontare questo problema.

di Thomas Hammond, senior officer per il suolo della Fao

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.