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L’Iraq pianta 36 milioni di palme. Rinascono i palmeti distrutti durante la guerra con l’Iran

Ora Teheran aiuta Bagdad nella lotta contro la desertificazione
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La sanguinosa, assurda e ferocissima guerra che negli anni ’80 oppose l’Iraq di Saddam Hussein e l’Iran degli ayatollah provocò anche la distruzione di enormi estensioni di palmeti, soprattutto nel sud dell’Iraq.

Ora il governo di Bagdad ha approvato un colossale piano a di ripristino e difesa dell'ambiente che prevede la  messa a dimora di  36 milioni di palme nelle zone desertiche del Paese. E a fornire gli aiuti per realizzare il rimboschimento saranno proprio i nemici  di 30 anni fa: gli iraniani, diventati nel frattempo il maggiore alleato e partner economico  del governo a guida sciita che governa l’Iraq.

La deputata del parlamento iracheno Fardous al Awadi, intervistata dalla tv satellitare al Sumaria, ha spiegato che «Il ministero della salute e l'Organizzazione per lo sviluppo e la salvaguardia dell'ambiente hanno raggiunto un accordo su un piano per la piantagione di 36 milioni di palme nelle zone desertiche».

La al Awadi ha aggiunto che, durante la riunione tenutasi a Baghdad al ministero della salute, «Sono stati discussi importanti dossier ambientali, tra cui la riattivazione dell'accordo siglato tra l'Iraq e la Repubblica Islamica iraniana sulla base del quale Teheran aiuta il nostro Paese nella lotta alla desertificazione».

Redazione Greenreport

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