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Riceviamo e pubblichiamo

Cereali resilienti in Val di Cornia

Mercoledì 10 maggio incontro per la presentazione del progetto e l’adesione al suo percorso operativo
 |  Enogastronomia moda turismo

Il progetto Cereali Resilienti si propone di valutare l’interesse degli agricoltori alla commercializzazione di semente di popolazioni di cereali di elevata qualità in Toscana tramite la costituzione di una ditta sementiera diffusa. A tale scopo, valuterà l’interesse alla costituzione di un Gruppo Operativo e all’adesione al Piano Strategico che verrà elaborato. L’obiettivo ultimo è costituire una rete fra agricoltori e diverse realtà scientifiche, economiche, sociali per promuovere la coltivazione, trasformazione, commercializzazione dei prodotti e la valorizzazione delle specifiche risorse del territorio.

S.S.A. Progetto Sterpaia, Università di Pisa, Università di Firenze, Rete Semi Rurali ed altri soggetti in collaborazione con gli Enti Locali e la Parchi Val di Cornia Spa, da qualche anno stanno portando avanti un progetto con questi obiettivi:

produzioni biologiche con pratiche agronomiche che migliorano il terreno

recupero di varietà locali e selezione di nuove varietà e popolazioni più adatte alle specifiche condizioni locali, di alta qualità organolettica e nutrizionale

cooperazione tra aziende agricole, anche nella produzione delle sementi di popolazioni

creazione di una rete di imprese che producono, trasformano e commercializzano in autonomia ma condividono obbiettivi e mezzi per raggiungerli

Suvereto, Sala del Ghibellino - Programma

20.00   benvenuto con degustazione di prodotti tipici della Val di Cornia

21.00     inizio presentazione progetto

22.00     confronto con i partecipanti 

È gradita la conferma per facilitare l’organizzazione dell’evento

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.