Skip to main content

Formazione che aiuti a creare posti di lavoro: 6 avvisi e 26 milioni di euro

Per agribusiness e carta, marmo, meccanica, energia e turismo e cultura
 |  Enogastronomia moda turismo

La Regione Toscana ha stanziato 26 milioni di euro per sostenere la formazione (e poi l'offerta e la ricerca di lavoro) in 5  filiere che ritiene strategiche: agribusiness e carta, marmo, meccanica, energia e turismo e cultura.

La Regione ricorda che a luglio aveva approvato le linee guida per il loro utilizzo, ora sono stati pubblicati gli avvisi, 6 in tutto: «5 per percorsi di formazione strategica (uno per filiera, 21 milioni e 600 mila) con le imprese chiamate a presentare un progetto e l'ultimo avviso rivolto in particolare all'istruzione e formazione tecnica superiore, ovvero quei percorsi successivi alla scuola superiore ma non universitari, anche loro raggruppati nelle medesime filiere, che potranno beneficiare di 4 milioni e 709 mila euro. I 26 milioni complessivi messi a disposizione arrivano dai fondi strutturali europei Fse 2014-2020 e con il decreto e gli avvisi appena pubblicati tutte le risorse del programma disponibili fino al 2017 sono state a questo punto impegnate. Per presentare un progetto e dunque una domanda di contributo ci sarà tempo fino al 30 novembre 2016».

L'assessore regionale alla formazione e al lavoro, Cristina Grieco, aveva già sottolineato che «L'obiettivo è quello di concentrare le risorse su progetti capaci davvero di generare occupazione, tenendo conto delle specificità dei territori e dei singoli settori, partendo dall'analisi delle figure professionali più richieste».

La novità rispetto al passato è che «l'associazione temporanea di impresa o di scopo che potrà presentare un'idea dovrà essere composta obbligatoriamente da almeno un organismo formativo accreditato (o da accreditare prima dell'avvio delle attività), e da una o più imprese che operano in Toscana o da altri soggetti espressione di categorie economiche o del lavoro libero-professionale, naturalmente che si occupino di di temi coerenti con la macroarea prescelta. Potranno partecipare anche gli istituti di istruzione superiore, le Università e la fondazioni degli istituti tecnici superiori, sempre con almeno un indirizzo coerente con la filiera prescelta».

La Regione sottolinea che «Per quanto riguarda i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, l'ulteriore specifica è che il pool di soggetti che proporrà un progetto dovrà obbligatoriamente avere al suo interno un istituto scolastico di istruzione secondaria superiore o una università degli studi. L'intervento è parte del progetto regionale "Giovanisì" che ha preso le mosse sei anni fa».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.