
L'Europa sta facendo abbastanza per garantire la salute delle sue foreste?

C’è una maggiore consapevolezza del ruolo importante che svolgono le foreste nella mitigazione dei cambiamenti climatici, soprattutto dopo la Conferenza delle parti Unfccc di Parigi e, in occasione della giornata internazionale delle foreste, l’European environment agency (Eea) ha pubblicato il rapporto “European forest ecosystems: state and trends” che fornisce un quadro di come i boschi europei stanno affrontando le molte sfide che hanno di fronte, a cominciare da cambiamento climatico, inquinamento e l’espansione urbanistica che rappresentano le più grandi minacce per la stabilità e la salute a lungo termine delle foreste europee. L’Eea sottolinea che «Gli ecosistemi forestali svolgono un ruolo fondamentale per l'ambiente e nella lotta contro il cambiamento climatico» e raccomanda una migliore gestione sostenibile per garantire che questa preziosa risorsa verde rimanga per le generazioni future.
Il rapporto valuta se gli ecosistemi forestali possono ancora riuscire a svolgere il loro ruolo nel fornire servizi essenziali per l'ambiente: «Le foreste contribuiscono a regolare il nostro clima e sostenere i bacini idrografici, fornendo acqua pulita. Agiscono anche come "pozzi di carbonio", ripuliscono l'aria che respiriamo e contribuiscono a preservare e proteggere la biodiversità, dato che molte specie dipendono dalle foreste per la loro sopravvivenza».
Lo studio Eea identifica la perdita e il degrado degli habitat, il rischio rappresentato dalle specie esotiche invasive, dall'inquinamento e dal cambiamento climatico, come le prime quattro sfide che le foreste europee devono affrontare oggi. Queste minacce, insieme ad attività economiche come le concessioni forestali l'espansione urbana, o il crescente utilizzo delle foreste da parte degli esseri umani per il loro tempo libero, rendono le foreste più vulnerabili al degrado. Per affrontare questi problemi e per migliorare la protezione delle foreste, il rapporto chiede di «rafforzare la ricerca e la raccolta di dati a livello europeo, attingendo agli inventari forestali nazionali e al monitoraggio per tenere traccia meglio delle modifiche nella copertura e nelle condizioni della foresta». Inoltre, chiede che l’Ue tenga in maggiore considerazione le attività forestali nelle sue politiche: «E’ necessario un migliore coordinamento tra i soggetti interessati, proprietari forestali, industria del legno, politici, opinione pubblica in generale per migliorare la gestione sostenibile delle foreste, non solo quando si tratta di produzione di legname, ma anche per l'uso delle foreste per altri servizi ecosistemici.
Ci sono anche buone notizie: le foresta rimangono l'habitat naturale predominante nella maggior parte d'Europa. Nel 2015, le foreste e altri terreni boschivi coprivano oltre il 40% della superficie totale dei 33 Paesi membri e dei 6 Paesi cooperanti dell’Eea, pari a 186 milioni di ettari. Dal 1990 le foreste europee sono aumentate di circa il 10%. L'aumento della copertura forestale è probabilmente dovuto alla naturale espansione delle foreste, per esempio, sui terreni agricoli abbandonati nelle zone rurali e remote.
Quasi il 70% delle aree boschive in Europa soni in 6 paesi: Svezia (28 milioni di ettari), Finlandia (22 milioni ha), Spagna (18 milioni ha), Francia (17 milioni ha), Norvegia e Turchia (entrambe 12 milioni ha).
Le cattive notizie sono che il cambiamento climatico può avere un impatto significativo sia sulle zone dove le specie di alberi possono vivere che sull’areale delle specie arboree che possono prosperare in Europa. «L'aumento dei periodi di siccità e gli inverni più caldi possono indebolire ulteriormente foreste riguardo alle le specie invasive e rendere gli alberi più suscettibili a malattie, parassiti e patogeni», dice l’Eea.
Per il periodo 2007-2012, i 27 Stati membri dell'Unione europea hanno riferito che solo il 26% delle specie forestali e il 15% degli habitat forestali di interesse europeo, come indicato nella Direttiva Habitat dell'Unione Europea, erano in “stato soddisfacente di conservazione della natura”. Recenti rapporti dall'International Union for Conservation of Nature (Iucn) indicano che nell’Ue il 27% dei mammiferi, il 10% dei rettili e l’8% degli anfibi legati alle foreste sono minacciati di estinzione.
